La donna, poco prima di morire, nel suo testamento aveva scritto di voler donare la sua casa al Comune lagunare per realizzare un centro dove i vecchi del paese potessero trascorrere le giornate in compagnia. Un desiderio che però per il momento non verrà esaudito.

La casa di via De Casto che Elisabetta Manca aveva lasciato in eredità all’amministrazione comunale di Cabras, con l’obbligo però di realizzare un centro sociale per anziani, per ora aprirà le porte solo a due famiglie di Cabras. È tutto scritto nella delibera numero 123 che in queste ore sta facendo discutere. L’immobile, che a distanza di anni non è mai stato trasformato in un centro anziani per vari intoppi durante i pochi lavori eseguiti, ora verrà ristrutturato per ospitare chi vive nelle case popolari di via Mascagni, edifici che il Comune di Cabras deve urgentemente liberare per ristrutturarli grazie ai fondi ottenuti dal Pnnr nell’ambito del programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”.

Come si legge nel documento, verrà reso agibile e quindi abitabile, dopo la ristrutturazione, il piano primo della casa lasciata in eredità da Elisabetta Manca diversi anni fa. Il Comune, come del resto di legge nella delibera, ha anche tentato di trovare degli alloggi in affitto, ma la ricerca non è andata a buon fine. Ecco perché alla fine ha deciso di procedere con la ristrutturazione dell’immobile di via De Castro che ospiterà due famiglie per il periodo della durata dei lavori in via Mascagni.

«La decisione è coerente con il legato testamentario della signora Manca Elisabetta - si legge però nella delibera - tenuto anche conto della non autosufficienza piena dei componenti anziani». Impossibile sapere cosa ne pensa chi in quella casa ha vissuto per una vita intera. Elisabetta Manca aveva lasciato al Comune anche 150mila euro e tutti i mobili. 

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