È una donna di trent’anni la vittima della presunta aggressione a sfondo sessuale (QUI la notizia) che sarebbe avvenuta in un cantiere abbandonato, a poca distanza dalla basilica di San Simplicio, nel cuore di Olbia.

La vittima del tentativo di stupro, dopo le prime cure mediche nell’ospedale Giovanni Paolo II, avrebbe confermato le accuse contro un olbiese di 32 anni, con il quale era entrata nel cantiere di via Andrea Doria.

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia (Sezione Radiomobile) stando alle indagini, hanno salvato la donna, che era stata già sopraffatta dal presunto responsabile dell’aggressione. I fatti sono avvenuti nella tarda serata di ieri all’interno di un edificio circondato da un area abbandonata.

L’uomo arrestato dai Carabinieri con l’accusa di violenza sessuale, sarebbe stato colpito dalla vittima più volte e sarebbe stato visitato da un medico che ha stilato un referto acquisito dalla Procura di Tempio. Il presunto violentatore, difeso dall’avvocata Giovanna Porcu, sarà interrogato lunedì mattina dal gip del Tribunale di Tempio. 

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