ll 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, istituito per conservare e rinnovare "la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Fra il 1943 e il 1947 oltre 10mila persone furono gettate vive o morte nelle cavità carsiche, le cosiddette foibe, per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani.

Un vero e proprio genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione, riconosciuto ufficialmente nel 2004, con la legge numero 94 che istituì la "Giornata del Ricordo", in memoria dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata.

La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.

(Unioneonline/s.a.)

Febbraio 2018

Gennaio 2018
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