Il mondo del canto sardo a chitarra perde un altro dei suoi più illustri esponenti: Giovannino Casu. Il grande cantadore di Bulzi, ma residente a Porto Torres dal 1985 dopo una lunga permanenza a Martis, paese della moglie, è morto all’età di 81 anni dopo una breve malattia.

Una carriera sui palchi della Sardegna iniziata nel 1959 a Santa Maria Coghinas: con lui cantavano un altro suo illustre compaesano, Francesco Cubeddu, e Giuseppe Pusceddu accompagnati alla chitarra da Nicolino Cabizza. Per motivi di lavoro fu costretto a trasferirsi nella penisola. Ritornò in Sardegna nel 1966. Da lì riprese la carriera, sebbene non disdegnasse di esibirsi nei vari circoli dei sardi durante il suo periodo di permanenza in continente.

Vinse per due volte il famoso “Usignolo della Sardegna” e fu il primo vincitore della “Coppa dei Campioni” della manifestazione di Ozieri.

Cantò praticamente con tutti, compresi i grandi vecchi Antonio Desole e Luigino Cossu. Le sue prime incisioni risalgono alla fine degli anni Sessanta, assieme ad Alessandro Fais, al chitarrista Pietro Fara e al fisarmonicista Pietro Madau. Poi incise anche con Mario Firinaiu accompagnati dal chitarrista Michele Senes, con Mario Mannu (chitarra Roberto Cadoni e fisarmonica Domenico Medde), Franco Denanni (chitarrista Nino Manca e fisarmonicista Franco Udassi) e Antonio Porcu (chitarra Antonio Marongiu e fisarmonica Gino Farina).

Una carriera sui palchi andata avanti in maniera continuativa sino al 1994, ma non mancò mai di esibirsi qualora fosse richiesta la sua presenza anche negli anni successivi. Fece serate anche all’estero.

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