L'elenco delle sue opere è ormai lungo. Abbastanza, quanto meno, da consentire di dare alla qualità la sottolineatura forte della quantità. Nel volgere di pochi anni, infatti, Maria Francesca Chiappe - la prima capocronista de L'Unione Sarda - ha fra l'altro firmato i volumi "Ladri di uomini", "Carezze di sangue", "La serra dei misteri" e "Gli 80 passi che hanno cambiato il Poetto". E sono tutti libri, va detto, che hanno riscosso eccezionali, meritati consensi.

A Maria Francesca Chiappe sono anche andati - oltre il plauso dei lettori e dei critici - anche prestigiosi riconoscimenti e premi.

SUCCESSO - I suoi libri - pubblicati dalla "Biblioteca dell'identità" de L'Unione Sarda - figurano ai primi posti nelle classifiche delle vendite in Sardegna. Con numeri decisamente importanti e significativi vanno quindi considerati dei bestseller. Ed è certo che lo sarà anche questo nuovo volume, "Il potere che uccide", da mercoledì 2 agosto in tutte le edicole, assieme al giornale.

Almeno per ora, Maria Francesca Chiappe non ha preso in considerazione - per definirla con poche parole - la narrativa di fantasia. I suoi testi raccontano realtà, fanno parlare i fatti accertati. Così, a renderli di appassionante lettura, non c'è soltanto lo stile dal nitore esemplare, dalla scorrevolezza che richiama il miglior giornalismo e la narrativa d'eccellenza, dal ritmo che sa esaltare - creando forti emozioni e intensa suspense - le tragiche vicende che diventano storia dopo essere state al centro di cronache insanguinate.

CRONISTA - Anche da scrittrice Maria Francesca Chiappe non smarrisce certo l'eccezionale capacità - dimostrata da cronista in tante occasioni - di disegnare nitidi profili umani e di riproporre luoghi, ambienti e situazioni con tratti incisivi. Prima di questo volume proposto dalla Collana "I narratori del banditismo", sono state esempi convincenti in particolare "Carezze di sangue" e "La serra dei misteri". Da questo "Il potere che uccide" obiettive e puntuali conferme delle doti di efficace narratrice di Maria Francesca Chiappe.

IN PRIMO PIANO - Protagonista dell'intenso scritto è una donna, Maria Ausilia Piroddi. Ecco come Maria Francesca Chiappe la descrive: «È una giovane donna, bella, intelligente, affascinante, molto preparata». Elencate in rapida successione le molte caratteristiche positive, la scrittrice richiama un difetto fondamentale che ne condiziona l'esistenza e alla fine le costerà molto caro: è ambiziosa. Il ritratto si arricchisce poi, pagina dopo pagina, di ulteriori, efficaci pennellate.

LA VICENDA - Di Maria Ausilia Piroddi hanno parlato a lungo le cronache di giornali, televisioni e radio non soltanto sarde, anche nazionali. Esperti cronisti hanno seguito il filo rosso di una vicenda tragica e inquietante: attentati, omicidi, inchieste, depistaggi, processi, pesanti condanne. Per ovvie ragioni si è trattato di tessere sparse, di episodi colti nell'attualità e quindi soggetti alle approssimazioni incolpevoli persino dei migliori reportage. E comunque incapaci di proporre, di volta in volta, l'intero mosaico.

IL QUADRO - È invece ciò che fa ora Maria Francesca Chiappe illuminando contesti sociali e ambientali, connessioni fra i vari personaggi. Singole e collettive psicologie, mettendo a nudo i fatti e i relativi retroscena. Nelle avvincenti pagine del volume si ricompone così l'intero quadro di un appassionante thriller-verità.

IL VERDETTO - Per la giovane accecata dall'ambizione una fine sconvolgente. Nonostante le ferme e coerenti proclamazioni d'innocenza, Maria Ausilia Piroddi viene condannata all'ergastolo. Con lei anche alcuni personaggi che per la magistratura e le sue sentenze sono stati complici della donna. Infine, la colpisce un male impietoso, ottiene di lasciare il carcere nel quale dovrebbe restare per tutta la vita, si spegne mentre è agli arresti domiciliari lasciando per gli interrogativi dei colpevolisti e degli innocentisti soltanto le risposte della giustizia.

IL DOSSIER - Con apprezzato metodo professionale, Maria Francesca Chiappe per realizzare "Il potere che uccide" ha letto attentamente migliaia di pagine, si è calata con impegno scrupoloso nei verbali delle inchieste e dei processi, ha studiato riga per riga le motivazioni delle sentenze per trarne la documentata verità proposta dai magistrati, Ed è una storia, quella che racconta in questo bel libro della Collana "I narratori del banditismo", una storia ricca di tensione, di colpi di scena, di emozioni, di sconcertanti difetti e di esaltanti virtù, del bene e del male in una comunità, quella ogliastrina, che fa da sofferto sfondo sociale alla tormentata e sconvolgente vicenda.

Gianni Filippini

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Da mercoledì 2 agosto in edicola con L'Unione Sarda
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