Troppa birra, troppa confusione (anche negli stand improvvisati) e troppa maleducazione, non solo per gli insulti rivolti al sindaco Nanni Campus. Note stonate in quella che è la "Festha Manna" di Sassari, l'evento che rappresenta la vera anima della città. E lo hanno sottolineato in tanti, soprattutto sui social. 

Sassari ha sciolto il 14 agosto il voto alla Madonna con la "Faradda" dei Candelieri, diventati dall'anno scorso 13 in rappresentanza di altrettanti Gremi e Corporazioni. Solita grande folla, con oltre centomila persone. Devozione, passione e religiosità sono i cardini di un evento che vede i Gremi come custodi di una tradizione che viene tenuta viva da oltre mezzo millennio. Ecco perché è necessario porre un freno alla deriva di alcuni comportamenti che nulla hanno a che fare con il rito nato per ringraziare l'Assunta di aver salvato Sassari dalla peste.

Alla Discesa  erano presenti una delegazione dei "facchini" della macchina di Santa Rosa (Viterbo) e della comunità di Nola, oltre a Patriza Nardi, responsabile per l'Unesco del progetto delle Grandi Macchine a Spalla. A proposito: quest'anno ricorre il decennale dell'inserimento dei Candelieri (Insieme a Palmi, Viterbo e Nola) nel patrimonio culturale immateriale dell'Umanità decretato dall'Unesco. 

Da una parte dunque l'esigenza manifestata dagli stessi sassaresi di una "Faradda" più ordinata e aderente allo spirito (la trovata di fischiare o applaudire sindaco e Giunta nasce solo negli anni '80 del Novecento) e dall'altra quella di sfruttare meglio le potenzialità della Discesa dei Candelieri. A dire il vero qualcosa è stato fatto con le sedi dei Gremi tutte all'interno della cinta muraria e l'istituzione del Centro di documentazione per la storia dei Gremi e dei Candelieri. Così come qualche spunto interessante lo hanno fornito le precedenti giunte. Manca però un progetto globale che sfrutti il traino culturale e storico dei Gremi e dei Candelieri (l'Intergremio ha qualche idea stimolante) per richiamare turisti e portare pure una ricaduta economica che vada oltre il giorno della Faradda. 

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