L'Esercito Italiano ha compiuto 156 anni. Era, infatti, il 4 maggio del 1861 quando l'allora Ministro della Guerra, Manfredo Fanti, con nota n.76 rendeva noto "a tutte le Autorità, Corpi e Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione d'Armata Sarda".

Da allora, 156 anni di storia hanno contraddistinto la Forza Armata, erede delle più nobili tradizioni dell'Armata Sarda, della Lega Militare degli Stati dell'Italia Centrale, del Corpo dei volontari garibaldini nonché delle truppe delle due Sicilie, protagonista indiscussa delle pagine più belle, gloriose e, talvolta, più tragiche d'Italia.

Per tramandare le numerose tradizioni, per ricordare l'Esercito Italiano di ieri e celebrare quello odierno, gli uomini e le donne in uniforme hanno celebrato proprio nella giornata di giovedì un'organizzazione al passo coi tempi, moderna, tecnologicamente all'avanguardia, pienamente integrata in ambito internazionale e quotidianamente presente sul territorio nazionale.

A commemorazione della storica ricorrenza, si è tenuta nella caserma "Monfenera" di Cagliari, sede del pluridecorato 151esimo Reggimento fanteria "Sassari", una cerimonia alla quale ha presenziato la più alta autorità militare dell'isola, il Comandante del Comando militare Esercito Sardegna, Generale di divisione Giovanni Domenico Pintus.

Dopo la lettura dei messaggi istituzionali pervenuti dal Presidente della Repubblica, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Pintus ha tenuto un breve discorso, conclusosi con gli auguri rivolti agli uomini e alle donne in grigioverde, nonché al personale civile della difesa. Nella sua allocuzione il Generale, dopo aver rievocato gli accadimenti storici, ha evidenziato i motivi che sono alla base dell'orgoglio e del profondo senso di appartenenza che distingue i soldati di oggi, eredi di fatti d'arme caratterizzati da grande valore ma anche da intima sofferenza. "Noi ci siamo stati - ha concluso Pintus - ci siamo e ci saremo sempre, al servizio della Nazione, per garantire la sicurezza di tutti".
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