Una passeggiata, dal paese allo stagno, tra le case in terra cruda. Riportate alla bellezza di una volta con i colori pastello ottenuti dall'utilizzo di grassello di calce, terra e ossidi.

A sistemare le facciate della strada che da Cabras porta allo specchio d'acqua appena fuori dal paese ci penseranno gli abitanti e gli studenti del Collegio di Architettura del Politecnico di Torino, guidati dall'architetto green Luciano Pia.

È il progetto, “Save the Traditional Cabras”, ideato dall'associazione SinisTerrae, che mira a valorizzare ulteriormente l’attrattività e la conseguente capacità ricettiva del territorio.

Il via il prossimo 3 dicembre con un workshop internazionale e un'azione collettiva che vedrà coinvolti abitanti di Cabras e studenti. L'intervento riguarderà via Cesare Battisti, una delle strade che collegano il centro allo stagno. A progettare e dirigere i lavori, l'architetto torinese noto per il condominio "25 verde" di Torino. Coinvolti anche i paesaggisti Italo Vacca e Leo Minniti.

Il workshop prevede che i partecipanti realizzino in sei giorni, insieme agli abitanti proprietari delle facciate, azioni di consolidamento strutturale, ripristino intonaci, finitura e decorazioni della parte esterna delle abitazioni. La via sarà poi completata, sempre nella prima fase, con un primo allestimento esterno, piantumazione e sistemazioni a verde, con pavimentazione viaria "green" e arredi urbani.

"Cabras ha una dimensione ideale che ben si presta al recupero identitario degli spazi pubblici vitali - spiega l’architetto Pia - come nel villaggio di un tempo, dove la comunità si ritrova e si riconosce nei luoghi che sentono propri. Per questa attività andremo a utilizzare materiali a km 0, conformi ai criteri della bioarchitettura e naturali quali canne, terra, calce e legname locale, che garantiscono un basso impatto ambientale e di emissione di CO2, oltre che una riduzione del consumo di energia per la loro produzione e manutenzione. Nell'allestimento del verde, oltre ad arredare ed abbellire, andremo a termoregolare la temperatura esterna della via riducendo l'isola di calore urbano e ad idroregolare lo spazio urbano in modo naturale, senza necessità di attrezzature impiantistiche".

I workshop didattici si svolgeranno ogni giorno dal 3 all'8 dicembre e vedranno alternarsi interventi dalle università internazionali e nazionali di architettura, ingegneria, turismo e storia.

Nella seconda fase, dall'11 al 17 aprile, il progetto prevede il montaggio di una pergola in canne per tutta l'estensione della via e la messa a dimora stabile del verde pubblico di arredo ad opera dei paesaggisti.

(Unioneonline/v.l.)

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