Il 13 maggio del 1917, le pastorelle Lúcia dos Santos di 10 anni e Giacinta Marto di 7 anni con il pastorello Francesco Marto di 9 anni, fratello di Jacinta e cugino di Lúcia, mentre badavano al pascolo vicino alla cittadina portoghese di Fátima, dissero di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario: i bambini ne erano sicuri, era la Madonna.

Dopo questa prima apparizione avrebbe dato loro appuntamento in quello stesso luogo per il tredici di ogni mese, fino al 13 ottobre.

Secondo il racconto dei tre, le apparizioni proseguirono e furono accompagnate da rivelazioni di eventi futuri: la fine imminente della prima guerra mondiale; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al cuore immacolato di Maria, per opera del Papa e di tutti i vescovi riuniti.

Francesco e Giacinta morirono pochi anni dopo, nel 1919 e nel 1920, per l'epidemia di spagnola che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo. Lúcia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti.

Nel 1930 la Chiesa cattolica dichiarò le apparizioni degne di fede e autorizzò il culto della Madonna di Fátima. A Fátima è stato edificato un santuario, visitato per la prima volta da Papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da Papa Giovanni Paolo II che vi si recò più di una volta in pellegrinaggio. 

(Unioneonline)

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