«Pian piano, le nubi divennero stanziali. Presero forma di poltrona o di divani. S’accomodarono sulle capitali, sugli alberi dei parchi, sui pali e sulle gradinate degli stadi». Lo spazio “Temporary Storing” della Fondazione Bartoli Felter, in via XXIX Novembre a Cagliari, ospita la mostra “Al di là delle nuvole”, con le opere dei fratelli Aldo e Alfredo Tanchis, rispettivamente poeta e pittore, che interpretano, secondo il loro punto di vista artistico, il tema del cielo e delle nubi. C’è anche un libro che raccoglie il loro lavoro: “La Nuvolaglia” pubblicato da “1000 e una notte”. Aldo Tanchis, descrive così il progetto: «Vogliamo creare una sintonia tra pittura e poesia. Il tema iconografico comune sono appunto le nuvole, che popolano da sempre i paesaggi di Alfredo e che mi hanno indotto a scrivere le poesie che sono il controcanto delle sue visioni pittoriche. Il tema concettuale, invece, è quello del silenzio: restare muti di fronte a paesaggi incantanti che ti tolgono il fiato».

Perfetta armonia

La scrittrice Patrizia Carrano, nel libro descrive così le opere di Alfredo Tanchis: «Quelle raccolte nella mostra e in questo prezioso libro, dove le nuvole scompaginano l’ordine dei panorami sono 20×20. Pure, in questo piccolo spazio, contengono la straordinaria ampiezza del suo mondo, che è assieme reale e metafisico, che è pacificante e inquietante. Tanchis non ha bisogno di fare grandi tele perché la summa del suo paesaggio interiore ed esteriore è così potente da non avere necessità di ulteriore spazio».  Secondo la critica d’arte Roberta Vanali: «La “poesia” di Alfredo procede di pari passo con quella di Aldo in un connubio armonico, attraverso il sottile senso di caos e di inquietudine del primo e l’uso sapiente e tagliente dei versi del secondo, con i suoi arguti giochi di parole ma anche mediante calembour e nonsense». La mostra può essere visitata dalle ore 17 alle 19.30.

“Da allora, gonfie di umidità

e punte dall’umana curiosità

le nuvole parlarono

in tutte le lingue conosciute.

“Come posson dialogare senza cervello?”

“Quando mai è stato un problema, quello?” (Aldo Tanchis)

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