L’Amministrazione Comunale di Orani ha approvato nei giorni scorsi il progetto preliminare per la realizzazione del “Pergola Village”, progetto visionario di Costantino Nivola, messo a punto negli anni ’50 e pubblicato nel 1958 nella rivista internazionale di design Interiors.

Un progetto che rappresenta forse il lascito più significativo di Nivola al suo paese natale, e che mette insieme disegno dello spazio pubblico, arte pubblica, rigenerazione urbana, benessere comunitario e solidarietà sociale.

A realizzarlo sarà lo studio Stefano Boeri Architetti con lo studio Qarchitettura e la direzione scientifica del Museo Nivola, grazie a un finanziamento all’interno del Piano per il Rilancio del Nuorese e per un importo complessivo di 700mila euro.

L’IDEA – Alla base del progetto sta un concetto semplice, da attuarsi attraverso dei materiali poveri alla portata di tutti: calce bianca, colore blu oltremare, la comune pianta di vite. Teatro dell’azione sono gli spazi pubblici comunitari, le strade, le piazze e le facciate delle case, come delle quinte di scena.

“Con l'approvazione dello studio di fattibilità, il progetto di Orani Pergola Village fa un primo passo concreto verso la realizzazione del sogno di Costantino Nivola” spiega l’architetto Stefano Boeri. “L'artista newyorkese di origini sarde aveva intuito con grande anticipo sui tempi come la natura vivente, in questo caso specifico il pergolato, potesse diventare un elemento di connessione tra le case, le persone e gli spazi pubblici e privati del paese. Il coordinamento congiunto del Comune di Orani e della Fondazione Nivola ha portato all'approvazione del progetto che procederà per fasi, a partire dal primo prototipo realizzato in Piazza Santa Croce, nell'ambito della manifestazione ArtiJanus/ArtiJanas promossa dalla Fondazione di Sardegna con la partecipazione della cittadinanza e dei partner tecnici come Caparol e di Sgaravatti group”.

GLI INTERVENTI – La parte forse più significativa del progetto nivoliano, ovvero la realizzazione delle facciate bianche su zoccolo blu oltremare, è stata già realizzata in una sub-area dall’amministrazione comunale dal 2019 al 2021 attraverso fondi regionali e di bilancio comunale e andando a intervenire su circa 100 unità abitative, sia nell’area del progetto-pilota di Piazza Mazzini, sia in altre aree del centro a questa limitrofe.

L’ambito di intervento prescelto deriva, oltre che da considerazioni economiche e tecniche, dall’analisi urbanistica, che ha messo in evidenza gli elementi /risorse di valore storico culturale (chiese, palazzi storici, Museo Nivola), i percorsi significativi dal punto di vista simbolico/artistico (via crucis e percorso nivoliano), il sistema delle piazze (Santa Gruche, XX settembre, S. Andrea, Cavallotti, Mazzini, Itria e di Santa Rosa) e gli interventi già realizzati, rispetto ai quali proporre una prima operazione di ricucitura urbana fisica e di senso.

A giocare un ruolo di fondamentale importanza anche la cura delle pavimentazioni, che rappresentano un importante “tono di fondo” e vanno a definire in senso positivo e di decoro urbano lo “spazio comunitario” tanto caro a Nivola, in una fusione di significati tra lo spazio interno alla facciata, intimo e prettamente privato, e lo spazio pubblico.

Per quanto riguarda la realizzazione del pergolato e la messa a dimora di vitigni e altre specie selezionate attraverso uno studio botanico e agronomico, si è optato per individuare dei microambiti esemplificativi (quali slarghi, strade e punti di sosta) per elaborare degli schemi replicabili nel tessuto urbano.

(Unioneonline/v.l.)

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