Le Saline Conti Vecchi, bene valorizzato dal FAI, sono le più longeve della Sardegna. Costituite da un’immensa area naturalistica, che si estende sui 2700 ettari dello stagno di Santa Gilla, e da un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto tuttora produttivo, raccontano l’impresa del sale con allestimenti d’epoca, proiezioni immersive e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica.  All’interno di un’azienda produttiva, le visite al sito di archeologia industriale vanno di pari passo con la "coltivazione” del sale, caso unico in Italia. Assolutamente da visitare.

La storia delle Saline Conti Vecchi – Tutto iniziò nel 1921, quando lo stagno di Cagliari era una palude malarica. L’ingegnere fiorentino Luigi Conti Vecchi, ex direttore delle ferrovie isolane, ottenne la concessione dell’area per bonificare lo stagno e impiantare una colossale salina. Ne nacque una realtà industriale florida, virtuosa e all’avanguardia: un impianto produttivo eco-sostenibile e autosufficiente intorno al quale orbitava una “comunità del sale” dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie di proprietari, dirigenti e operai che convivevano nel villaggio di Macchiareddu. Una realtà che dava lavoro a oltre mille dipendenti e produceva 250 mila tonnellate di sale l'anno, esportato nel Nord Europa, in Canada e Sud America.

Negli anni ’70 il complesso passò alla SIR Rumianca e nel 1984, a seguito della crisi energetica e industriale, venne assegnato a Eni che, nel tempo, ha avviato un progetto di riqualificazione industriale e di bonifica attraverso Eni Rewind - società che fornisce servizi integrati nel campo del risanamento ambientale - e che nel 2017 ha affidato al FAI la valorizzazione di questo patrimonio culturale e paesaggistico.

Curiosità e caratteristiche – Tra montagne, macchia mediterranea e fenicotteri rosa, le Saline sono un modello di efficienza industriale, dove uomo e natura vivono in armonia da quasi un secolo. 

La visita di due ore comprende museo, archeologia industriale, impianti moderni e oasi avifaunistica. Si articola in una prima parte nei locali storici tra uffici direzionali, officina e laboratorio chimico, ripristinati nel loro aspetto originale, come negli anni Trenta, con macchinari, strumenti e documenti d’archivio. Il salto indietro nel tempo è accompagnato da evocativi video-racconti.

La seconda parte della visita nel "mondo del sale” è un tour di sette chilometri a bordo di un trenino, accompagnati dai racconti dell’autista-guida, tra bacini evaporanti e vasche salanti. Le 250 vasche sono habitat di decine di migliaia di uccelli acquatici, appartenenti a 50 specie diverse, un paradiso per appassionati di birdwatching, con aironi, falchi di palude, gheppi, garzette, anatre e gallinelle d’acqua. I padroni di casa, però, sono i fenicotteri: la loro colonia stanziale è di circa diecimila esemplari.

Come arrivare alle Saline Conti Vecchi – Da Cagliari prendere la SS 195 "Sulcitana". Seguire le indicazioni per Pula e poi per Macchiareddu e proseguire fino a destinazione. Da Olbia/Sassari/Nuoro procedere sulla SS 131 "Carlo Felice" in direzione Cagliari; svoltare su S.P. 2 “Sestu-S.Sperate”; seguire le indicazioni per Assemini e poi per Macchiareddu. Dall'aeroporto, SS 391, proseguire su SS 195 Racc/E 25. Seguire le indicazioni per Pula e poi per Macchiareddu. È possibile prenotare un transfer privato in minibus per 8 persone.

È necessario prenotare in anticipo per visitare Saline Conti Vecchi? – Non è necessario prenotare in anticipo.

(Unioneonline/D)

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