"La sconfitta al referendum "brucia eccome se brucia", ha detto l'ex premier Matteo Renzi in un'intervista sulle pagine di Repubblica, ammettendo che "il vero dubbio è stato se continuare o lasciare.

Ma poi uno ritrova la voglia e riparte".

Alla domanda se davvero ha pensato di uscire dalla politica, Renzi ha risposto: "Sì, nei primi giorni. Mi tentava... un po' per curiosità, un po' per arroganza".

Poi però qualcosa è cambiato: "Ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà.

Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata".

Poi ha aggiunto: "Certo, adesso c'è da fare. Lanceremo una nuova classe dirigente, gireremo in lungo e largo l'Italia, scriveremo il programma dei prossimi cinque anni in modo originale.

Siamo ammaccati dal referendum ma siamo una comunità piena di idee e di gente che va liberata dai vincoli delle correnti.

Ci sarà da divertirsi nei prossimi mesi dalle parti del Nazareno".

Quanto al M5S afferma: "Quei ragazzi sono già divisi, si

odiano tra gruppi dirigenti, fanno carte e firme false per farsi la

guerra.

Ma sono un algoritmo, non un partito" e Grillo "è il Capo di

un sistema che ripete ai seguaci solo quello che vogliono sentirsi

dire, raccogliendo la schiuma dell'onda del web".
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