L'obiettivo è sempre lo stesso: acquisire informazioni utili sulla vita e le usanze delle popolazioni che hanno abitato in quell'area fin dall’età del bronzo.

Nell'area archeologica di s'Urachi, nel Comune di San Vero Milis, in località Su Padru, sono ripresi i lavori di scavo. Sotto la lente d'ingrandimento anche questa volta tutta quell'area che negli ultimi anni ha restituito pezzi da novanta tra cui una porta d'ingresso al nuraghe, i resti di una torre ma anche il basamento di un forno per la cottura del pane.

Gli studiosi scaveranno sino al 29 luglio. In campo una squadra internazionale di docenti, ricercatori e dottorandi provenienti dagli Stati Uniti e dalla Sardegna. Si tratta del proseguimento di un lavoro iniziato nel 2013, finanziato dalla Brown University e dall'amministrazione comunale. "Sul posto siamo circa una ventina – ha detto l'archeologo Alfonso Stiglitz, direttore scientifico dei lavori -. Durante la mattina si scava, mentre la sera ci spostiamo al museo del paese per pulire, analizzare e quindi catalogare i reperti. Ancora non abbiamo importanti novità ma stiamo scavando alla ricerca di due edifici importanti che potrebbero raccontarci tanto della storia sarda".
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