Il Cagliari se ne va da Is Arenas e per il Pd di Quartu la colpa non è dei fenicotteri, né degli ambientalisti. E nemmeno della magistratura e dei dirigenti. I Democratici, guidati dal capogruppo Gigi Ruggeri, ex primo cittadino di Quartu, lo dicono chiaro è tondo. "La responsabilità è del sindaco Mauro Contini - spiegano in una conferenza stampa convocata simbolicamente proprio di fronte al campo della discordia - ci siamo astenuti sino all'ultimo sperando che trovasse una soluzione per sostenere la possibilità che il Cagliari Calcio potesse venire a giocare a Quartu. Quello che stanno vivendo i cittadini quartesi e i tifosi del Cagliari è il fallimento di una operazione iniziata in fretta e furia ad aprile 2012". E, per il maggior partito di opposizione in consiglio comunale, la partita potrebbe andare ai supplementari: "Questa amministrazione - continuano i Democratici - aveva puntato tutto sull'operazione Cagliari Calcio. L'aveva fatto senza un progetto di sviluppo intorno, evocando solo un generico ritorno di immagine. Oggi il ritorno di immagine sul piano nazionale è concreto e disastroso, e c'è un rischio reale che tutto peggiori per i danni che il Cagliari calcio ha già preannunciato di voler richiedere". "I cittadini quartesi - ha aggiunto Ruggeri - saranno costretti a sborsare tra danni diretti, indiretti e morali, tra i 15 e i 20 milioni di euro".

LA REPLICA - "Vi sono personaggi che anziché fare responsabilmente opposizione in aula credono di mettersi in mostra facendo opposizione contro, e ai danni, della propria stessa Città. Ciò è molto squallido, e se è l'inaugurazione della campagna elettorale per le regionali mi sembra che si sia già caduti veramente in basso". Il sindaco di Quartu, Mauro Contini, replica così alle affermazioni di alcuni rappresentanti dell'opposizione di centrosinistra. "Passando a cose serie - prosegue Contini - nessun risarcimento è stato richiesto alla città. E non potrebbe essere altrimenti: l'amministrazione comunale 'parla attraverso gli atti' e a tutt'oggi esiste una sola convenzione tra il Comune e il Cagliari Calcio, nella quale sono previsti obblighi e impegni precisi per ambedue le parti. Si può anche scegliere di seguire altre strade, ma è semmai la parte che ha cambiato idea a doversi sobbarcare tutti gli oneri conseguenti al mancato rispetto dell'accordo. Da parte nostra - conclude il sindaco - possiamo solo rivendicare le scelte fatte ricordando che in tutti questi mesi siamo stati noi a offrire una possibilità concreta perché la squadra dei sardi potesse continuare a giocare in Sardegna".

L'INCONTRO DI IERI - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci è stato chiaro: "Il Cagliari ha annunciato ufficialmente di avere "chiuso" il discorso sullo stadio di Is Arenas, è perciò necessario trovare altre soluzioni. La prima è ovviamente il Sant'Elia".

La Lega calcio prende atto con soddisfazione. Parla Achille Serra, ex superprefetto, responsabile per i club degli impianti sportivi. "Sono ottimista. La tempestività con cui si stanno muovendo le isituzioni mi fa credere che si troverà una soluzione per accontentare i tifosi".

Il Governatore della Sardegna ha perciò convocato un'altra riunione per sabato. Al tavolo ci saranno anche il Comune di Cagliari, la Prefettura e la Questura. "E' indispensabile che la decisione venga presa da tutti i soggetti interessati all'iniziativa - ha spiegato Cappellacci. - Una volta che il Cagliari ha deciso di chiudere Is Arenas, dobbiamo impegnarci per individuare soluzioni alternative"

All'incontro in Regione erano presenti, da una parte, il governatore Ugo Cappellacci e il presidente del Cagliari Massimo Cellino, dall'altra i rappresentanti della Lega Achille Serra, l'ex prefetto di Roma che già in passato si è occupato del caso Is Arenas, e il direttore generale Marco Brunelli.

LA LEGA CALCIO - "Per giocare al Sant'Elia l'unica condizione è l'agibilita dello stadio: la capienza è l'ultimissimo dei problemi". Lo ha detto Marco Brunelli, direttore generale della Lega calcio. "Sul numero di spettatori - ha precisato Brunelli - abbiamo rilasciato deroghe a Is Arenas, ma anche a Siena e allo stadio di Udine. Abbiamo ribadito anche che è possibile effettuare il cambio dello stadio indicato dalla società al momento dell'iscrizione. Impossibile invece andare avanti partita per partita come era successo la scorsa stagione per Is Arenas".

Brunelli e l'ex prefetto di Roma Achille Serra parteciperanno alla riunione convocata per sabato mattina a Villa Devoto. "Da quello che ho potuto sentire - ha detto il dg della Lega - c'è un piano di lavoro preciso per il Sant'Elia, non ipotesi fantasiose. Ma il prossimo incontro sarà importante per approfondire questi argomenti".
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