L'accusa che viene rivolta al sindaco di Cortina è turbativa della libertà del procedimento di scelta del contraente, violenza privata e abuso d'ufficio. Vicenda che vede indagati anche il vice sindaco e assessore all'Ambiente di Cortina Enrico Pompanin, l'assessore all'Urbanistica-Lavori Pubblici ed Edilizia Privata Stefano Verocai, una dipendente del Comune, Stefania Zangrando, e il titolare di un'azienda, Teodoro Sartori.

Il sindaco di Cortina balza così alle cronache dopo essere stato protagonista, agli inizi dello scorso anno, di una sorta di 'battaglia', anche sul piano mediatico, contro l'Agenzia delle Entrate che aveva compiuto un blitz nel capoluogo ampezzano alle ricerca di 'furbetti' del fisco. A far scattare le indagini un esposto presentato dall'ex responsabile dell'ufficio lavori pubblici che segnalava irregolarità in alcuni bandi comunali, in particolare quelli per l'appalto dei rifiuti ma anche per i lavori dell'eliporto di Fiames e per l'assegnazione di case finite a persone vicine allo stesso sindaco, queste due ultime per ora fuori dall'inchiesta.

Franceschi è anche accusato di aver fatto pressioni sugli uomini della Polizia locale, in particolare sul comandante, allo scopo di evitare l'installazione in città degli autovelox. Franceschi avrebbe minacciato lo stesso comandante di degradarlo a vigile urbano e per dissuaderlo dal collocare gli autovelox, gli aveva inviato due sms. Nel primo scrisse: 'Lo dico per l'ultima volta: mettete in magazzino etilometro e autovelox e lasciateli là altrimenti prendo provvedimenti", nel secondo affermò perentorio: 'Telelaser ad Acquabona. Cosa non vi è chiaro nelle disposizioni che vi ho scritto?'. Un comportamento riconducibile alla volontà di evitare malcontento tra i cittadini nel periodo pre-elettorale per le amministrative del maggio dell'anno scorso, che avevano poi confermato in carica lo stesso Franceschi con il 54,3% dei consensi.

Ma è soprattutto sull'appalto dei rifiuti che si è focalizzata l'attenzione dei finanzieri. Secondo l'ipotesi d' accusa, il sindaco cortinese in concorso con un assessore e con Sartori - poi aggiudicatario della gara - avrebbe turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando e degli atti amministrativi inerenti il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Cortina. Franceschi è accusato poi di violenza privata in concorso con un assessore.

Dopo aver acquisito la notizia dell'avvenuta pubblicazione del bando di gara per l'appalto rifiuti "di contenuto non coincidente con quello 'pre-ordinato', secondo l' accusa, "avrebbe fatto pressioni affinché la responsabile dell' Ufficio lavori pubblici del Comune revocasse il bando per sostituirlo con altro in linea con quanto preventivamente determinato". Fatto poi che non si sarebbe verificato per il rifiuto di una funzionaria.

Altra accusa è l'abuso d'ufficio in concorso con un assessore. Dopo aver individuato il professionista che si sarebbe dovuto occupare di redigere gli atti di gara, "allo scopo di esautorare il preposto ufficio tecnico dei lavori pubblici del Comune, avrebbe proceduto ad emettere un'apposita delibera mediante la quale veniva assunta la decisione di indire futuri bandi di appalto inerenti la raccolta rifiuti del Comune di Cortina e pertanto individuare ed incaricare un tecnico esterno ai funzionari comunali per collaborare a redigere gli atti tecnici di gara".
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