Sono 4 sloveni, 5 croati, 4 bosniaci e un serbo le persone finite in manette nell'ambito di un'operazione di polizia compiuta tra Italia, Slovenia e Croazia e condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Gorizia e agenti della Guardia Civil spagnola.

I 14 sono indagati per i reati di importazione, detenzione e trasporto di armi clandestine.

Le indagini sono scattate dopo che, nell'aprile scorso, i Carabinieri hanno fermato sull'autostrada a Savogna d'Isonzo un'auto con targa svizzera proveniente dalla Slovenia e guidata da un cittadino bosniaco: a bordo un ingente quantitativo di armi da guerra - alcune delle quali con matricola abrasa, perfettamente funzionanti con il relativo munizionamento - e un bigliettino sul quale era stato tracciato il tragitto del carico di armi, dalla Slovenia alla Spagna.

I Carabinieri, coordinati dall'ufficio europeo di Polizia, hanno smantellato la banda che contrabbandava le armi clandestine, provenienti da Paesi dell'ex Jugoslavia e destinate al mercato illegale di vari Paesi europei, passando per l'Italia.

In totale nel nostro Paese sono stati sequestrati 8 fucili kalasnikov, 2 pistole, 2 pistole mitragliatrici, 12 caricatori e 2 silenziatori cal. 7.65; in Slovenia 5 fucili automatici, 4 fucili semi automatici, 2 fucili a ripetizione, 3 fucili con silenziatore, 1 fucile a pompa, 39 pistole, 7 revolver e proiettili di vario calibro.

(Unioneonline/D)

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