Si aprirà con rito immediato il 25 maggio il processo a carico di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio accusato di corruzione assieme all'imprenditore Sergio Scarpellini.

Secondo l'accusa l'immobiliarista gli avrebbe pagato alcuni immobili per ottenere favori.

Ma questo è solo uno stralcio dell'inchiesta che coinvolge l'ormai ex braccio destro del sindaco di Roma Virginia Raggi.

Restano ancora dei capitoli aperti, a cominciare dagli interessi di Marra a Malta, dove nel 2015 ha trasferito la residenza l'intera famiglia dell'ex finanziere: nei mesi scorsi gli esperti di Bankitalia hanno passato al setaccio tutti i suoi movimenti finanziari per cercare di dimostrare eventuali illeciti.

"Sono stati rintracciati prelievi di contanti effettuati con carta di credito intestata a Marra", scrivono nella loro relazione gli esperti. "Su un contro Barclays a lui intestato è arrivato un bonifico di 4mila euro da un conto maltese riconducibile a Catello Marra, fratello di Raffaele".

Inoltre, si cerca di fare luce su alcune operazioni di compravendita e leasing di imbarcazioni e su 4 bonifici in arrivo da un intermediario maltese per un importo complessivo di 240mila euro.

La richiesta di rogatoria fatta mesi fa dalla Procura di Roma alle autorità de La Valletta non ha ancora ricevuto risposta.

Virginia Raggi
Virginia Raggi
Virginia Raggi

Raffaele Marra è indagato anche in un'altra inchiesta, ancora aperta, sulle nomine in Campidoglio: l'accusa è di falso in atto pubblico per la nomina del fratello Renato a capo del dipartimento del Turismo.

Nell'ambito della stessa indagine ha ricevuto tre avvisi di garanzia il sindaco di Roma Virginia Raggi. Proprio ieri sono spuntati gli sms con cui pare che Marra indicasse a Salvatore Romeo le nomine da fare in Campidoglio.

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