In attesa della prima udienza del processo che si svolgerà il prossimo 25 maggio, emergono nuovi particolari nell'ambito dell'inchiesta romana che vede Raffaele Marra, ex capo del Personale al Campidoglio, accusato di corruzione.

Secondo gli atti depositati, Marra suggeriva attraverso sms possibili incarichi e anche retribuzioni allestendo le basi per l'organizzazione del Comune di Roma: "Domani ti mando i provvedimenti da adottare - scriveva a Salvatore Romeo, ex capo della segreteria del sindaco Virginia Raggi - i possibili incarichi e le retribuzioni".

Nel corso dell'interrogatorio a cui è stato sottoposto il 20 dicembre scorso a Regina Coeli, dopo l'arresto, aveva dichiarato: "Più volte ho manifestato al sindaco Raggi che volevo andare via". "Non siete più in grado di tutelarmi? Me ne vado, mettetemi in aspettativa", diceva.

Per gli inquirenti, avrebbe ricevuto delle tangenti da parte del costruttore Sergio Scarpellini; secondo quanto dichiarato, i due si sarebbero incontrati "forse 10 volte" ma, ha precisato Marra, "io non sono un corrotto, sono una persona perbene".
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