Piglio e voce squillante: due doti imprescindibili per su bandidore dell'asta organizzata per Sant'Antonio.

A Nughedu Santa Vittoria,piccolo borgo del Barigadu, da generazioni, è un ruolo che spetta alla famiglia Spiga.

Seguendo un'antica usanza e in segno di devozione, la sera del 16 gennaio i fedeli portano in chiesa dei doni: panadas e panitzeddos (dolci a base di sapa, mandorle e noci) ma anche torte.

Vengono quindi benedetti dal parroco e la mattina del 17 gennaio, messi all'asta una volta conclusa la messa.

Protagonista diventa il banditore, un ruolo non semplice.

Lo sanno bene i fratelli Francescangelo e Giuseppe Spiga, il primo settantaduenne ed il secondo ottantenne.

Hanno bandito almeno una ventina d'aste ciascuno.

E prima di loro lo faceva il padre Bachisio e prima ancora il nonno. Perché l'asta abbia successo e le offerte raggiungano cifre significative (si raggiungono anche i mille euro) bisogna saperci fare. All'asta partecipano in tantissimi e i denari raccolti vengono destinati dagli obrieri (gli organizzatori della festa) in accordo col parroco, alle esigenze della parrocchia, ad esempio l'acquisto di arredi.

Nel video Francescangelo Spiga racconta come si svolge l'asta.
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