Donald Trump, neo presidente eletto degli Stati Uniti, ha presentato il piano per i primi 100 giorni del suo mandato alla Casa Bianca.

E tra i primi provvedimenti, il tycoon newyorkese ha citato il ritiro degli States dalla Trans-Pacific Partnership, il cosiddetto Tpp, il trattato di libero scambio con i Paesi del Pacifico, giudicato "un potenziale disastro per gli Usa. E al posto della Tpp - ha aggiunto Trump - negozieremo equi accordi commerciali bilaterali che portano posti di lavoro e l'industria sulle coste americane".

Il nuovo numero uno di Washington, apparso in un breve video pubblicato sui suoi canali social, non ha parlato esplicitamente del progetto di costruire un muro al confine con il Messico.

Ha però detto che annullerà le "restrizioni sulle produzioni di energia americana che uccidono il lavoro, creando così molti milioni di posti di occupazioni ben pagati". E, come già aveva annunciato, ai funzionari del governo sarà vietato diventare lobbisti entro i primi cinque anni dopo aver lasciato l'ufficio governativo e sarà vietata l'attività di lobbying per conto di un governo straniero a vita.

Trump ha puntualizzato che "le politiche sono finalizzate a riformare Washington e la ricostruzione della classe media americana".

NIGEL FARAGE AMBASCIATORE - Poi, in un tweet, The Donald ha espresso la sua predilezione per l'ex leader dell'Ukip britannico Nigel Farage - tra i suoi più grandi sostenitori in Europa - come rappresentante del Regno Unito negli Usa. "Come ambasciatore farebbe un gran lavoro", ha scritto.

"Se potessi aiutare il Regno Unito in qualsiasi modo lo farei", ha replicato lo stesso Farage innescando l'immediata replica di Downing Street, che ha fatto sapere che a Washington "non c'è un posto vacante, abbiamo già un eccellente ambasciatore".
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