Diciassette persone indagate nell'ambito di un'inchiesta su falsi incidenti.

Il giro criminale è stato smascherato dalle Fiamme gialle di Arbatax al termine dell'attività investigativa che ha permesso di acquisire elementi decisivi per dimostrare la falsità di vari incidenti e danneggiamenti (almeno 30 episodi).

Il sistema di truffe ha fruttato indebiti risarcimenti per 100 mila euro.

La Procura di Lanusei ha indagato le persone per associazione a delinquere, frode assicurativa, falsa testimonianza e simulazione di reato.

La mente del gruppo è risultata essere M. P., indagato insieme alla moglie C.M., e al carrozziere S. S., il quale, coadiuvato di volta in volta da soggetti diversi, ha inscenato diversi incidenti e danneggiamenti in realtà mai avvenuti.

La predisposizione degli automezzi avveniva alcuni giorni prima della denuncia degli incidenti, in una vecchia officina di proprietà di M. P. (sottoposta a sequestro) o in un locale in uso a S. S.
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