Festa di Sant’Efisio senza tribune per un disguido burocratico in Comune, ma anche niente balli di piazza né festival musicale la sera del primo maggio (QUI LA NOTIZIA). E i cagliaritani si dividono. Sia chiaro, la processione è assicurata. Mancherà tutto il contorno.

A rimanere delusi sono soprattutto i giovani, quelli che abitualmente si trattengono fino a tardi per godersi a pieno l'evento. Ragazzi come Stefano Merella, trentenne ristoratore di Nuoro: «Perdere parte della festa dispiace», dice mentre si trova ai piedi della scalinata della chiesa di Sant'Anna, nel cuore di Stampace, il quartiere storico del Santo, «molta gente veniva per canti e balli, adesso non verrà più. Tutti seguono la processione però non si aspetta altro che il folklore».

Non così contrariati invece i fedeli che badano alla sfera religiosa e celebrano con passione il martire. «Di sicuro non mi fa piacere aver perso una fetta dell'evento» sostiene Carla Vacca, pensionata, «ma forse così si ritornerà alle origini, quando si dava più importanza alla processione. Io vado per quello».

Una situazione che divide anche i negozianti. «Da quando hanno messo le tribune la gente rimaneva bloccata, non riusciva ad arrivare fino al mio bar», sostiene Rino Gaviano da dietro il bancone del Caffè Pruner. «Probabilmente», aggiunge, «senza impalcature quest'anno la gente girerà di più».

Ma alle speranze di Gaviano si contrappone l’esperienza di Stefano Deias, proprietario del Pan Caffè Palabanda, in via Palabanda: «Negli ultimi anni abbiamo sempre aperto, ma nella mia zona la clientela è andata via via a ridursi. Quest'anno, visto che non ci sono neanche le tribune e ci sarà meno affluenza, ho deciso di rimanere chiuso per il primo maggio».

L'edizione di quest'anno ha creato molti dubbi. Per avere una risposta si deve solo aspettare, fino al 4 maggio, quando la statua di Sant'Efisio verrà riportata nella sua chiesa e si potranno tirare le somme.

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