È atterrato poco prima delle 19 di ieri sera, all'aeroporto romano di Ciampino, il volo militare con a bordo le spoglie dei 9 cittadini italiani uccisi nella strage di venerdì scorso a Dacca, in Bangladesh, in cui hanno perso la vita 20 civili trucidati da un commando di terroristi all'interno del ristorante Holey Artisan Bakery.

Ad accogliere i feretri, oltre ai famigliari, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

I corpi saranno sottoposti ad autopsia dai medici legali dell'ospedale Gemelli della Capitale e i risultati degli esami saranno poi inviati alla Procura della Repubblica.

LE INDAGINI - Nel frattempo, a Dacca, proseguono le indagini.

Ed emergono nuovi retroscena.

Uno in particolare: gli agenti intervenuti nel ristorante avrebbero ucciso uno degli ostaggi per errore, scambiandolo per un terrorista.

Lo ha confermato un funzionario di polizia della città, spiegando che Saiful Islam Chowkidar, pizzaiolo dell'Holey Artisan, è uno dei sei uomini uccisi quando le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nel locale dopo 12 ore di assedio.

La notizia rinfocolerebbe le polemiche circa la gestione del blitz per neutralizzare i terroristi da parte delle forze di polizia e il presunto ritardo con cui l'avrebbero messo in atto.

Con le autorità della capitale che hanno respinto l'accusa di essere intervenuti troppo tardi. "Gli uomini armati che hanno fatto irruzione nel caffè Holey Artisan di Dacca hanno ucciso i 20 ostaggi nei primi 20 minuti", hanno detto.

Ieri, invece, le autorità bengalesi hanno fatto sapere di aver effettuato altri due arresti: si tratta dei famigliari - il padre e il fratello - di uno dei membri del commando.
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