La premier bengalese Sheikh Hasina ha reso omaggio questa mattina nello stadio dell'esercito nell'area di Banani a Dacca alle vittime dell'attacco contro il ristorante Holey Artisan Bakery, dove venti ostaggi - tra questi i nove cittadini italiani - sono stati uccisi dai terroristi.

Tra le vittime c'è anche Faraz, il bengalese musulmano che era stato liberato ma che, per non abbandonare le amiche, è stato ucciso.

Nel secondo giorno di lutto nazionale proclamato dal capo del governo all'indomani della strage, Sheikh Hasina ha deposto delle corone di fiori sui feretri nel corso della cerimonia che si è aperta alle 10 ora locale.

Gli italiani poi uccisi nella carneficina di venerdì stavano cenando tranquillamente, e probabilmente era l'occasione per salutarsi prima delle vacanze estive, quando la violenza del terrorismo islamico ha spezzato le loro vite.

Già nella notte dell'attacco si erano diffuse le prime voci sulla presenza di alcuni italiani tra le vittime, nel primo pomeriggio di ieri la Farnesina ha confermato il tragico bilancio. Nove morti, un sopravvissuto e un disperso, che poi in serata è stato rintracciato: sta bene, non era nel locale teatro dell'assalto, come invece si temeva.

Le vittime sono: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.

Ecco le loro storie.
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