Ha chiesto di essere ascoltato dal pm che indaga sull'arresto del ginecologo Severino Antinori - accusato di aver sottratto degli ovuli a un'infermiera spagnola contro la sua volontà - per raccontare quanto ha visto.

Antonino Marcianò, l'anestesista che operava insieme al luminare della fecondazione alla clinica Matris di Milano, ha detto che la giovane era, in un primo momento, contraria a sottoscrivere il modulo del consenso informato su anestesia e operazione, poi lui stesso l'ha vista firmare in modo frettoloso.

La perizia calligrafica ordinata dalla Procura ha però stabilito che quelle firme sono false ed è inoltre emerso che, in base alla grafia e alla pressione esercitata sui fogli, potrebbero essere opera dello stesso Antinori.

Al risveglio, ha ricordato Marcianò, la ragazza ha chiesto con insistenza il cellulare che le era stato dato dal ginecologo; lui, intanto, resta ai domiciliari con l'accusa di rapina aggravata di ovociti e lesioni personali gravissime.
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