Potrebbe non essere Mered Medhanie l'eritreo estradato ieri in Italia dal Sudan.

A parlare di uno scambio di persona tra quello che è ritenuto il boss del traffico internazionale di migranti e un altro uomo sono gli amici di quest'ultimo.

Si chiamerebbe in realtà Mered Tesfamariam, hanno detto alla Bbc, vive in Etiopia, ha 28 anni ed è cresciuto in Eritrea.

Sulla stessa linea ci sono anche le dichiarazioni di un giornalista che l'anno scorso ha intervistato il vero boss: sostiene che dalle foto pubblicate dai giornali e viste in tv non riconosce Mehanie, ma si tratterebbe di un giovane con lo stesso nome.

Le autorità italiane invece rimarcano che, al momento, non esistono indagini che mettano in dubbio l'identità della persona arrestata a Karthum ed estradata; domani ci sarà un interrogatorio al carcere romano di Rebibbia al quale parteciperà anche i magistrati della Procura di Palermo, che ha coordinato l'indagine.

L'inchiesta era partita dopo il tragico naufragio avvenuto nell'ottobre 2013 davanti a Lampedusa, in cui erano annegati oltre 300 migranti; il "vero boss" grazie a queste attività aveva racimolato milioni di dollari, tanto da usarli per corrompere i poliziotti libici, progettare investimenti a Dubai e acquistare una villa in Eritrea da 13 milioni.
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