Maxiblitz della Guardia di Finanza per sgominare un'associazione criminale dedita al riciclaggio di proventi derivanti dall'evasione fiscale, tramite l'acquisizione di società di grandi dimensioni in difficoltà economiche.

L'operazione, coordinata dalla Procura di Arezzo, ha toccato diverse regioni: oltre alla Toscana, anche Sardegna, Umbria, Lazio, Campania e Veneto, dove sono stati effettuati sequestri, controlli e perquisizioni.

Nel mirino delle Fiamme Gialle, 20 persone, accusate di essersi appropriate di denaro in "nero" creato attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Tali somme sarebbero state poi reinvestite per acquistare altre società in sofferenza a causa delle difficile congiuntura economica.

INDAGATO ANCHE FLAVIO CARBONI - Secondo quanto si è appreso, tra gli indagati figurerebbe anche il faccendiere sassarese Flavio Carboni.

Anzi, per gli inquirenti, Carboni sarebbe uno dei principali esponenti della presunta associazione a delinquere al centro dell'inchiesta.

Nel mirino dei magistrati anche Valeriano Mureddu, imprenditore toscano (di Rignano sull'Arno, il paese del premier Matteo Renzi), di chiare origini sarde.

Entrambi sono saliti recentemente alla ribalta delle cronache anche in riferimento al caso Banca Etruria.

Stando a fonti investigative, Mureddu avrebbe accompagnato l'ex vicepresidente dell'istituto di credito Pier Luigi Boschi, padre del ministro Maria Elena, a Roma, proprio da Carboni, per avere un parere sul nome di un possibile nuovo direttore

generale di Banca Etruria.
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