Nelle aule scolastiche «la maggioranza degli alunni deve essere italiana»: basta classi con troppi studenti stranieri. I valori della Costituzione italiana - assimilando la quale si costruisce una società ordinata, altrimenti è "melting pot" - possono essere appresi più facilmente se i ragazzi stranieri «studieranno in modo potenziato l'italiano se non lo conoscono bene, se nelle scuole si insegnerà approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate».

Ragiona in questi termini il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, dopo che 24 ore prima il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega e suo compagno di partito, aveva detto di considerare «un arretramento» la chiusura di una scuola per il Ramadan e aveva proposto la quota massima di «un 20% di bambini stranieri in una classe».

Il riferimento del ministro dei Trasporti è alla chiusura, il prossimo 10 aprile, giornata di fine Ramadan, dell'istituto Iqbal Masiq di Pioltello, nel Milanese, al centro di una bufera mediatica. Parole, quelle di Salvini e Valditara, che arrivano tra l'altro dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso apprezzamento per il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto della scuola di Pioltello svolgono «nell'adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo». 

(Unioneonline)

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