Mai andato in sala e scoperto solo nel maggio scorso, il film "Autonomia trentanni", girato nel 1978 in occasione dell'anniversario dello Statuto speciale della Sardegna, può finalmente mostrarsi al pubblico come eredità di autori straordinari.

Primo restauro digitale della Cineteca Sarda che ha lavorato alla pellicola per quasi un anno, l'opera fu diretta da Guido Costa che la scrisse con Manlio Brigaglia, Silvano Reina e Sergio Atzeni, allora ventiseienne.

Voci potenti del dibattito intellettuale e politico e sensibilità eccezionali, concorsero alla realizzazione di un documentario che oggi - in coincidenza col settantennale dell'Autonomia regionale - offre un'importante occasione di lettura e analisi della storia recente della Sardegna, una preziosa opportunità per progettare il futuro dell'Isola alla luce dell'esperienza del passato.

L'opera, di cui nemmeno gli eredi Costa conoscevano il contenuto, riunisce filmati d'archivio in bianco e nero e interviste ai rappresentati delle istituzioni del mondo sindacale e politico della Sardegna degli anni Settanta. La scoperta e la restituzione si devono quindi al lavoro lungo, appassionato e meticoloso che è stato condotto nei laboratori della Cineteca sarda.

Lo hanno illustrato il direttore Antonello Zanda, Luca Portas e Cristina Secci che, insieme a Natalino Virdis, hanno lavorato al restauro del prezioso inedito, impiegando tecnologie di nuovissima generazione. Tesoro ritrovato, "Autonomia trentanni" sarà presentato mercoledì 5 dicembre a Cagliari (ore 10, Cine-teatro "Nanni Loy" dell'Ersu di via Trentino) durante il convegno "Sardegna: sguardi e passaggi dell'autonomia speciale".
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