C’è chi parla di mazzata finale, chi ha addirittura appeso un drappo nero all’esterno della sua attività.

“Ci sentiamo umiliati”, dicono in coro i titolari di bar e ristoranti del capoluogo sardo. Rabbia e delusione, sono questi i sentimenti comuni di chi questa mattina ha appreso della disposizione in vigore da domani: locali chiusi a pranzo e cena, da domenica potranno lavorare solo con l’asporto.

“Una situazione imbarazzante”, commenta Danilo Argiolas, titolare del Libarium. “Apprendiamo stamattina che diventiamo arancioni, mi domando se il ministro Speranza abbia mai lavorato nella ristorazione e sappia cosa c’è dietro. Abbiamo dovuto mandare indietro la merce ordinata ieri per affrontare il week end”.

Situazione identica a quella di tanti suoi colleghi. “Stanno facendo di tutto per farci chiudere definitivamente”, commentano.
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