Fanno quadrato le forze politiche sulla necessità di programmare per il futuro interventi per i ragazzi. Il sospetto che dietro degli atti di vandalismo accaduti recentemente a Busachi possa esserci un gruppo di giovanissimi. Sui danneggiamenti al cimitero sono in corso delle indagini da parte dei carabinieri, ma ci sarebbero stati altri episodi che hanno destato preoccupazione. E l'aula, al di là della condanna di quanto accaduto con l'approvazione di un apposito documento, si è interrogata sulle azioni da porre in essere. "In alcune situazioni si è pensato di ragionare con le famiglie. Abbiamo ragionato sul da farsi con l'equipe socio-psico pedagogica e si abbiamo predisposto attività per indirizzare i giovani su altro, ma non è facile soprattutto per chi presenta difficoltà comportamentali. Ora attiveremo dei percorsi ma è difficile coinvolgere questi ragazzi", ha spiegato il sindaco Giovanni Orrù.

Ad illustrare il documento al quale poi è stata apportata qualche modifica, il capogruppo di maggioranza Gavino Masala. "Bisogna cercare di coinvolger le famiglie, la scuola, il prete, il Comune. Non è tanto una questione di trovare il colpevole, ma di mettere sulla strada giusta questi giovani", ha sostenuto il dissidente Salvatore Selis. Tesi spostata anche dagli altri consiglieri. "Bisogna attivare tutte le forze istituzionali e sociali", ha convenuto il capogruppo di minoranza Salvatore Crobu. "Dobbiamo impegnarci ancora di più con i Servizi sociali e poi a Busachi manca un oratorio", ha aggiunto il vice sindaco Lino Cordella. Solo su questo argomento il Consiglio è riuscito a ritrovare il clima di serenità.

Per il resto lo scontro in aula è stato ancora una volta accesissimo, con scambi di accuse tra l'opposizione guidata da Salvatore Crobu e il sindaco Giovanni Orrù. In discussione il tema delle tasse. L'opposizione chiedeva con forza che venissero applicate alcune proposte avanzate in sede di approvazione del bilancio dove aveva accordato il voto a favore ma stabilendo dei paletti. Tra questi l'istituzione di un semestre bianco per aiutare cittadini e partite Iva duramente provate dall'emergenza sanitaria e dallo stop forzato delle propria attività.

"Avevamo detto che la minoranza sarebbe stata coinvolta sulle decisioni da assumere. Ma al di là della volontà politica alcune decisioni sono legate alle iniziative di Governo e Regione, stavamo aspettando maggiore chiarezza. E poi troveremo le risorse per intervenire una volta approvato il rendiconto. A quel punto faremo un altro Consiglio e vedremo che misure prendere per chi è stato danneggiato", ha sostenuto il primo cittadino. Per l'opposizione già da ora si dovevano invece prevedere degli interventi a sostegno di chi è in difficoltà. "Ogni ente ha la sua discrezionalità, dovevate prevederlo ora", ha sostenuto Crobu. "L'importante è che si faccia in fretta", ha sollecitato anche Salvatore Selis. Discussione analoga sull'Imu, "invariata rispetto allo scorso anno", ha evidenziato il sindaco. "State confermando le stesse tariffe come se il Coronavirus non abbia fatto strage economica e sociale. Dovevate dare invece un segnale forte", ha tuonato Crobu. "L'Imu è una tassa sulla proprietà, che il Comune è obbligato ad applicare altrimenti si crea un danno erariale", la replica del primo cittadino.

Altro tema caldo la risposta all'interrogazione presentata mesi addietro su una discarica dall'opposizione. Nel precedente Consiglio i toni sulla questione si erano accesi: la minoranza chiedeva che a rispondere fosse il destinatario dell'interrogazione, ovvero l'assessore all'Ambiente mentre il sindaco voleva introdurre l'argomento. Il sindaco, visto il clima rovente, aveva sciolto la seduta. Ma anche l'altra sera in aula si è replicata la stessa scena. Assente l'Assessore all'Ambiente l'opposizione chiedeva di rinviare la trattazione dell'argomento, ma il primo cittadino ha voluto procedere lo stesso. È stato lui, tra toni accesissimi e un duro scontro tra le forze politiche, a rispondere. "Abbiamo invitato il cittadino che aveva lasciato i detriti a rimuovere il pericolo. Poiché tardava ad adempiere ho adottato un'ordinanza. Il 22 ottobre è stata quindi presentata all'ufficio tecnico la richiesta per avere un'area pubblica per sistemare il materiale rimosso. È stata concessa in località Giogantile verbalmente dall'allora responsabile dell'ufficio tecnico e poi non è stata formalizzata perché il tecnico ha vinto una selezione altrove - ha chiarito il sindaco -. L''area era stata recintata ma evidentemente è stata manomessa. Quando è arrivata l'interrogazione l'assessore ha parlato con l'ufficio tecnico ed è stato chiesto al cittadino di ripristinare lo stato dei luoghi , cosa che ha fatto il giorno seguente. Ora l'ufficio tributi sta addebitando quanto dovuto per l'occupazione del suolo pubblico".
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