Sono passati 30 anni dalla notte in cui il governo cinese represse nel sangue le proteste della popolazione, che da oltre 1 mese e mezzo occupava Piazza Tienanmen a Pechino chiedendo più diritti e meno corruzione.

Il governo reagì inviando fra il 3 e il 4 giugno i militari coi carriarmati che spararono sui civili.

Un massacro rimasto senza un bilancio: si parla di migliaia di morti, solo un centinaio invece per le autorità.

(Unioneonline/M)
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