Nandrolone, testosterone, ma anche ormone della crescita (GH), mesterolone e molti altri farmaci dopanti, tra i quali anche viagra e cialis, sono al centro di un’inchiesta della Procura che ha coinvolto i gestori della palestra Real di Assemini, ma anche alcuni istruttori, qualche atleta e vari altri sportivi sparsi in diverse zone dell’Isola. Chiuse le indagini, la sostituta procuratrice Nicoletta Mari ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone accusate, a vario titolo, di concorso in utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, ricettazione e esercizio abusivo della professione di farmacista. A qualcuno è contestata anche la cessione di cocaina e altri stupefacenti.

L’indagine

L’inchiesta era nata quattro anni fa con il sequestro da parte dei carabinieri del Nas di alcuni farmaci anabolizzanti e la denuncia del bodybuilder e personal trainer, Giuliano La Colla, 47 anni di Monserrato. Con lui era stato identificato anche Fabrizio Piroddu (45 anni di Sassari), altro atleta di culturismo, nel corso di quello che gli investigatori – coordinati dalla pm Diana Lecca – avevano ipotizzato essere uno scambio di fiale di nandrolone e di altre sostanze anabolizzanti. Per quei medicinali recuperati dai militari, i due sportivi, difesi dagli avvocati Roberto Delogu, Guido Manca Bitti e Nicola Floris, sono già stati condannati nei mesi scorsi al termine del giudizio abbreviato: La Colla a un anno di reclusione (in continuazione con un’altra condanna a 2 anni e 8 mesi) e Piroddu a un anno e mezzo. Ma proprio dall’esame dei telefonini dei due indagati in quell’occasione sarebbe emerso il presunto traffico di sostanze dopanti contestato dalla pm Nicoletta Mari che sarebbe andato avanti dal marzo 2020 al febbraio 2021. Il prossimo 6 dicembre dovranno comparire in 14 davanti alla giudice per le udienze preliminari Elisabetta Patrito che deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla pm Mari.

Traffico di farmaci

Giuliano La Colla è accusato di aver messo in piedi un commercio di sostanze dopanti e di averle cedute ad atleti di Cagliari, Pula, Assemini, Capoterra, Domus De Maria, Iglesias, Capoterra e Quartu. Nei suoi confronti anche imputazioni abuso della professione di farmacista e ricettazione di viagra, cialis e kamagra (tre farmaci per disturbi sessuali). È sospettato anche di aver ceduto 60 grammi di cocaina, incassando oltre 5mila euro. Con l’accusa di commercio di sostanze dopanti è finito nei guai anche l’istruttore di bodybulding Giovanni Corda, 63 anni di Monserrato, sospettato anche di aver esercitato abusivamente la professione di biologo-nutrizionista. In qualità di proprietario e gestore della Real di Assemini è finito nei guai anche Agostino Marco Onnis, asseminese di 63 anni: la Procura sospetta che abbia favorito il commercio e l’utilizzo di anabolizzanti nella sua palestra per alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. Gli viene contestata anche la ricettazione di farmaci. Reato che, assieme al commercio di medicinali dopanti, viene contestato anche a Matteo Mulliri (36 anni di Quartucciu), Angelo Mattia Orrù (32, di Domus De Maria) e lo stesso Fabrizio Piroddu. Sempre a Orrù la Procura contesta anche la cessione di 73 grammi di cocaina e uno scambio di circa 200 grammi di marijuana. Renzo Broi (45, di Sestu) deve rispondere di ricettazione e cessione di cialis e kamagra, Vanessa Spiri (42, di Sassari) di commercio di sostanze dopanti, così come Pierluigi Frau (52, di Carbonia) e Samuele Bartolini (28, di Milano). Avrebbero acquistato o ricevuto medicinali dopanti anche Emanuele Serra (45, di Quartu), Giovanni Carrus (43, di Narbolia), Nicola Angius (46, Domus De Maria), mentre Simone Gastaldi (40, di Cagliari) è accusato di aver ceduto a Giuliano La Colla 50 grammi di cocaina.

Francesco Pinna

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