13 maggio 2015 alle 21:22aggiornato il 13 maggio 2015 alle 21:22
L'analisi della tappa di Carlo Alberto Melis
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C’è mancato un soffio, ma forse l’appuntamento con la storia è solo rimandato. Fabio Aru ha mancato per 2” la maglia rosa, mai indossata in 106 anni di Giro d’Italia da un corridore sardo. Colpa (si fa per dire) di Chavanel che ha resistito al ritorno dei tre “tenori” del Giro (ormai sono stati ribattezzati così, Contador, Aru e Porte) acciuffando il secondo posto e l’abbuono da 6”. Se Aru l’avesse superato, oggi sarebbe leader con lo stesso tempo del suo idolo giovanile.
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