Lo Zoncolan parla australiano, il Giro colombiano, con Aru che sale sul podio. Dopo Gilberto Simoni (2003 e 2007), Ivan Basso (2007) e Igor Anton (2011), questa volta è Michael Rogers a scrivere il suo nome sull'arrivo del kaiser Zoncolan che disegna in maniera definitiva la classifica finale del Giro 2014 con Quintana protagonista davanti al connazionale Uran ed al sardo dell'Astana. Il corridore della Tinkoff Saxo si invola ai 2,5 km dalla fine della lunga salita, lasciandosi dietro due dei compagni di fuga di giornata: prima si è staccato Franco Pellizotti, alla fine secondo all'arrivo, poi Francesco Manuel Bongiorno che sembrava riuscisse a tenere il passo di Rogers. Fin quando un tifoso lo ha spinto costringendolo a frenare in salita per non tamponare lo stesso Rogers e quindi a mettere il piede a terra. L'australiano, da parte sua, mette il sigillo ad un Giro che per lui può definirsi meraviglioso, considerando la vittoria che aveva già conquistato all'11esima tappa, sul traguardo di Savona. Ma il vero successo, che sarà formalizzato domani, è quello di Nairo Quintana che scrive il suo nome nell'albo d'oro della corsa rosa, dopo aver abilmente controllato anche oggi la corsa, stando al fianco di Rigoberto Uran. Il corridore del Team Sky era appoggiato da due compagni di squadra che hanno scandito il ritmo in salita e costretto Aru, Rolland, Pozzovivo a staccarsi nella parte finale, anche senza provocare stravolgimenti nella generale con questi ultimi che hanno lasciato ancora alcuni secondi.

ARU - "Una soddisfazione immensa". Nonostante le difficoltà sullo Zoncolan, Fabio Aru difende con successo il terzo posto in classifica e domani sarà sul podio del Giro d'Italia 2014. "Sono veramente contento - ammette il giovane corridore dell'Astana - Ringrazio tutti i miei compagni di squadra che si sono fatti il mazzo per me, dedico questo podio a loro. Purtroppo ci sono state le cadute di Brajkovic e Scarponi, faccio loro l'in bocca al lupo per una pronta guarigione. La tappa di oggi? Ho fatto fatica ma ho tenuto duro e ho cercato di andare su col mio passo".
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