Colpo di scena al Giro d'Italia: lo spagnolo Mikel Landa, uno dei favoriti per la vittoria finale, è stato costretto al ritiro nel corso della 10/a tappa la Campi Bisenzio-Sestola di 219.0 km.

È stato il Team Sky ad annunciarlo su Twitter parlando di una "indisposizione" ma rimandando ad ulteriori aggiornamenti per capire i motivi dell'abbandono. Sicuramente Landa non stava nene fin da questa mattina, visto che si era staccato dal gruppo dopo una settantina di chilometri.

"Mikel è stato male durante la notte, ne abbiamo parlato questa mattina e ha iniziato la tappa di oggi con la speranza di essere in grado di andare avant", ha detto il direttore generale del Team Sky Dave Brailsford. "Era abbastanza chiaro che non sarebbe stato in grado di continuare", ha aggiunto.

Landa è arrivato terzo al Giro dello scorso anno dietro Fabio Aru (entrambi erano all'Astana) e il Team Sky aveva programmato la sua strategia intorno allo spagnolo. "Siamo molto delusi per Mikel, che era in attesa di attaccare in montagna e animare la gara", ha dichiarato ancora Brailsford. Il medico della squadra Inigo Sarriegui ha detto che Landa si era svegliato con forti dolori addominali. "Probabilmente si tratta di una gastroenterite virale", ha concluso Sarriegui.

Jungels in rosa. L'abruzzese Giulio Ciccone della Bardiani Csf ha vinto per distacco la tappa, seconda con arrivo in salita di questa edizione della corsa rosa. Bob Jungels della Quick Step è la nuova maglia rosa. Il lussemburghese l'ha ereditata dal compagno di squadra Gianluca Brambilla, che nel finale sui è sacrificato per ricucire il distacco dal costaricano Andrey Amador, che aveva attaccato in discesa.

È il terzo corridore della Etixx-QuickStep a vestire la maglia rosa in questa edizione, dopo Marcel Kittel e appunto Brambilla.
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