Confermarsi non è mai facile e farlo quest'anno "è la sfida più complicata della mia carriera, rispetto alla passata edizione sarà ancora più difficile per qualità e quantità di avversari".

Chris Froome non rigetta l'etichetta di favorito al Tour de France che scatterà oggi ma è consapevole che ci sarà da soffrire. "Penso di attraversare un ottimo momento di forma, sono uscito bene dal Delfinato e sono pronto a lottare al Tour. I principali rivali sono Quintana e Contador ma ci saranno anche altri avversari di alto livello".

"Ho imparato la lezione, la terza volta sarà quella buona", è la risposta di Nairo Quintana. Il 26enne colombiano della Movistar è il rivale più accreditato di Froome. "Sono stato quello che ha risposto meglio ai suoi attacchi in passato e quest'anno spero di fare ancora meglio. Abbiamo preparato questo Tour nel migliore dei modi. Arrivo con più esperienza, più tranquillità e un ottimo livello fisico. La squadra mi ha affidato il ruolo di leader e sono convinto di poter essere all'altezza di questa grande responsabilità".

Ma ad arrivare in maglia gialla sugli Champs Elysee ci pensa anche l'Astana, che punta su Fabio Aru. "Il mio primo obiettivo è fare esperienza. Tutti i miei compagni mi hanno detto che il Tour è una corsa complicata ma so che posso contare su compagni come Luis Leon Sanchez, Jakob Fuglsang e Vincenzo. Li ascolterò durante la gara e sono sicuro che mi aiuteranno molto. Ad oggi non posso prevedere cosa riuscirò a fare. So che dovrò stare attento ai primi giorni, la prima settimana sarà d'apprendimento e poi vediamo che succede".

Al suo fianco come supporto d'eccezione, Vincenzo Nibali, che per la prima volta dal 2008 corre nello stesso anno Giro e Tour. Lo Squalo dello Stretto, dopo il successo nella corsa rosa, si è preso una pausa, allenandosi sulle Dolomiti. "So che a un certo punto potrei pagare gli sforzi fatti per il Giro. Prenderò il Tour giorno per giorno, una vittoria di tappa sarebbe già un bel traguardo. Qui ci saranno corridori più freschi e più forti, so che non posso essere al mio meglio ma vedremo come vanno le gambe. Sono comunque pronto ad aiutare Fabio e se lui va bene in salita, possiamo ottenere qualcosa di speciale".

A 37 anni, anche Purito Rodriguez spera di togliersi qualche soddisfazione. "Il primo obiettivo è la classifica generale, si tratta di una corsa molto dura. Arrivo qui con più rabbia perché la stagione non è andata come avrei voluto. Sarà la mia quinta partecipazione, magari farò delle cose belle e tornerò a casa soddisfatto e contento per aver dato il massimo, a prescindere dalla posizione finale".

Tejay van Garderen, due volte quinto al Tour, non dà per scontato il successo di Froome: "Alle volte può essere una benedizione, altre una disgrazia. Hanno parecchia pressione sulle proprie spalle. Froome è Froome, ha fatto vedere di essere in buona forma al Delfinato ma ha anche mostrato di essere battibile". Il corridore americano ci crede: "Non mi sono mai presentato al Tour così fresco e così pronto".

All'ultimo Tour della carriera Fabian Cancellara: "Non sarà una corsa d'addio. Cercherò di ottenere dei risultati come sempre, niente di speciale. Sono rilassato e guardo con impazienza ai prossimi mesi. Spero solo di stare bene, vorrei godermi questo Tour".

Bauke Mollema, dal canto suo, conferma le sue ambizioni: "Il mio obiettivo principale è migliorarmi perché sono ancora in un'età in cui posso crescere come corridore. Il Tour è la corsa più dura al mondo ma mi piace".
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