"Sei stato un genio che ha incantato il mondo, un mago con il pallone tra i piedi".

Esordisce così il grande Pelé nell'omaggio su Facebook che ha voluto tributare a Diego Armando Maradona, morto una settimana fa. "Sono già passati sette giorni da quando sei partito - scrive O Rei - Molta gente amava paragonarci, è stato così per una vita. Ma prima di tutto, per me, tu sarai sempre un grande amico, con un cuore ancora più grande".

"Oggi il mondo - continua - sarebbe molto migliore se potessimo fare meno paragoni gli uni con gli altri e invece passassimo più tempo ad ammirarci di più, gli uni con gli altri. Per questo voglio dirti che tu sei incomparabile. La tua traiettoria è sempre stata caratterizzata dall'onestà. Hai sempre dichiarato ai quattro venti ciò che amavi e ciò che detestavi. E questo tuo modo particolare insegna che dobbiamo amare e dire 'ti amo' molte più volte. La tua dipartita così rapida non me lo ha lasciato dire, allora lo scrivo: io ti amo, Diego".

In conclusione una bellissima immagine: "Un giorno, lassù in cielo, giocheremo nella stessa squadra. E sarà la prima volta che darò un pugno all'aria non per commemorare un gol ma per poterti dare ancora un abbraccio".

LE INDAGINI - Intanto proseguono le indagini per stabilire se l'ex Pibe de oro sia stato adeguatamente assistito dai medici che lo avevano in cura. Secondo quanto riporta il quotidiano La Nacion, una volta completati gli studi tossicologici sul sangue e le urine di Maradona e analizzata la documentazione sequestrata al neurochirurgo Leopoldo Luque e alla psichiatra Agustina Cosachov, la procura vuole affidarsi a una commissione medica.

" Il passo logico - hanno spiegato i portavoce consultati da La Nacion - dopo aver conosciuto i risultati degli studi tossicologici e raccolto tutte le prove, come le cartelle cliniche sequestrate, sarebbe quello di convocare una commissione medica per analizzare la situazione e determinare se Maradona ha ricevuto cure sanitarie adeguate. Verranno convocati esperti di ciascuna delle parti".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata