Quando domani Gianluca Festa si dovrà sedere nuovamente sulla panchina del Sant'Elia si renderà conto che non sarà una partita come le altre: "Il Cagliari è la squadra in cui sono nato, come calciatore e come allenatore".

L'allenatore del Como non dimentica il suo passato, compreso quello recente. Proprio lo scorso anno ha guidato sul finale di stagione il Cagliari, senza riuscire nel miracolo salvezza.

"Era un'impresa difficile, è andata male", dice Festa, "ma non è dipeso solo da noi. La vittoria dell'Atalanta a Palermo ha cambiato la storia del campionato. Ci ho sperato fino alla gara persa contro il Palermo"

Ma domani non ci sarà tempo per vecchi sentimentalismi: "Voglio fare punti, poi tornerò a tifare rossoblù, sperando le vincano tutte".

Impossibile per l'ex difensore rossoblù non dedicare un pensiero al capitano del Cagliari, vittima di un brutto infortunio nell'ultimo turno di campionato contro il Brescia: "Faccio i miei auguri a Dessena. Sono dispiaciuto perché lo stimo, ma sono certo che farà di tutto per tornare al più presto"

Gianluca Festa non sarà l'unico ex al Sant'Elia. Sarà accompagnato da Gianfranco Matteoli, fino a giugno responsabile tecnico del settore giovanile del Cagliari e oggi consulente tecnico al Como.

"Tra noi, oltre all'amicizia, c'è grande stima professionale", rivela Festa, "Ci confrontiamo di continuo, averlo qui per me è un grande aiuto".
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