Cagliari, Angelozzi: «La squadra ha una base forte, vogliamo completarla col mercato»
Il nuovo direttore sportivo rossoblù: «Stavo per firmare con un altro club, appena sono stato contattato ho detto subito sì»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo Fabio Pisacane. Nella conferenza stampa di oggi all’Unipol Domus è stato presentato anche Guido Angelozzi, nuovo direttore sportivo del Cagliari. Il dirigente arriva dal Frosinone ed è già protagonista con la sessione di calciomercato che si è aperta ufficialmente martedì.
«Per prima cosa volevo ringraziare il presidente Tommaso Giulini, che mi sta dando quest’opportunità di lavorare in un grande club», le prime parole di Angelozzi. «Poi il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe, perché avevo un contratto in essere e l’ho risolto. Spero di lavorare bene per questo club importante, col tempo mi conoscerete come sono fatto: sono un lavoratore di campo, mi troverete sempre in qualsiasi momento».
«È stato bellissimo essere chiamato dal Cagliari, alla mia età», prosegue Angelozzi, 70 anni «ma dentro me ne sento 45». «Non è facile essere chiamato da un club del genere, sono orgoglioso e dico sempre grazie a Giulini. Era un lunedì sera, la mattina dovevo andare a firmare per un altro club e mi è arrivata una telefonata dall’avvocato Romei che mi ha chiesto se mi interessava Cagliari: ho detto subito sì. Ho fatto una cosa che non si doveva fare, perché il giorno dopo avrei dovuto firmare, e la sera ho incontrato il presidente».
Angelozzi arriva dal Frosinone, dove nella scorsa stagione i giallazzurri si sono salvati all’ultimo in Serie B. «Un’annata che è andata male, perché l’obiettivo erano i primi dieci posti, ma la società ha appena venduto due giocatori in Serie A al Pisa incassando una somma importante. Le stagioni bisogna valutarle a 360°». Sul Cagliari: «Il presidente ha già cambiato la mentalità, perché quando affida la conduzione tecnica a un allenatore come Pisacane la dice lunga. Cercherò, coi miei collaboratori e il gruppo scout, di mettermi al servizio del Cagliari».
Angelozzi lavorerà a stretto contatto con Pisacane. «Doveva venire a giocare da me a Bari, poi è saltato tutto all’ultimo», ricorda. «Sul calcio abbiamo più o meno le stesse idee, è stato un incontrarci piacevole. A tutti e due piacciono i giovani, sappiamo che nel percorso che andiamo ad affrontare ci vorrà pazienza. Se ci seguite riusciremo a far divertire tutti quanti».
Sul mercato, Angelozzi rivela le idee di Giulini: «Il presidente mi ha detto di mantenere l'asse portante e migliorare la rosa. È un discorso che facciamo col presidente e l’allenatore: un trio forte, con altri componenti della società. Cercheremo di fare delle cose per il bene del Cagliari, poi non dirò mai chi andrò a prendere. Cerchiamo di migliorare la struttura che abbiamo, che è già molto forte: ricordiamo che la società ha speso trenta milioni per confermare certi giocatori, poi qualche volta si deve sacrificare qualcuno per mettere a posto i conti». Il riferimento è ai riscatti di Adopo, Caprile, Gaetano (con l’obbligo scattato a fine stagione) e Piccoli.
Le trattative sono già iniziate e qualcosa potrebbe succedere prima del raduno del 10 luglio. «Stiamo lavorando per far uscire qualche calciatore e chiudere operazioni in entrata. Ma non deve essere un assillo: il Cagliari ha già una buona rosa e bisogna completarla», ricorda Angelozzi. «L’obiettivo principale è la salvezza: inutile dire che lottiamo per altro, poi cercheremo di dare soddisfazioni ai tifosi e alla città». È uscito Makoumbou: «Al suo posto cercheremo un giocatore che sappia fare entrambe le fasi, una mezzala o un centrale».
Come senatori il Cagliari ha perso Viola, uno dei leader dello spogliatoio. «Ora ci sono Pavoletti, Deiola, Mina e Luperto, come giocatori di grande esperienza, poi altri più giovani ma con tanti anni di carriera», sottolinea Angelozzi. «Questa è una squadra che ha già una base forte, che dobbiamo essere bravi a completare per dare al mister una rosa completa e fargli sviluppare le idee che ha. Che arrivi qualcuno domani o fra qualche settimana non c’è fretta».
Tra chi Angelozzi già conosce c’è Zortea, che aveva portato a Frosinone a gennaio 2024. «L’avete visto, è un giocatore forte su cui la società ha fatto un investimento importante. Se c’è un’offerta la valutiamo, ma la nostra intenzione è di tenere quasi tutti. Poi, se ci sono le offerte, conta anche la volontà del giocatore: magari uno pensa di non cedere nessuno e all’arrivo di un’offerta c’è chi comincia a lamentarsi. Chi vuole rimanere a Cagliari deve avere la passione di vestire questi colori».