Gli ex Demartis e Sechi lanciano la Torres per i playoff. E puntano a un "nuovo" calcio sardo
L’intervista a L'Informatore Sportivo su RadiolinaÈ novità di poco fa lo slittamento dei playoff di Serie C, per la questione Taranto. Questo significa, per la Torres, che l'esordio nel secondo turno nazionale avverrà il 21 (andata) e 25 maggio (ritorno), anziché il 18 e 21. Dopo il gran secondo posto, a lanciare la squadra di Alfonso Greco sono due ex rossoblù durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina. «La squadra costruita ha tutte le carte in regola per arrivare in fondo», afferma Salvatore Sechi, ex presidente dei sassaresi ora patron del Tempio. «Non si fanno paragoni fra la mia Torres e questa: le epoche sono diverse ed è un altro calcio. Bisogna stare coi piedi per terra, i playoff di Serie C sono molto difficili». Gli fa eco Angelo Giacomo Demartis, un lungo passato in campo al Vanni Sanna e ora allenatore al Ghilarza: «Penso che la Torres abbia l'opportunità di proseguire il cammino, poi quando si parla di playoff stiamo parlando di gare che possono essere condizionate dagli episodi. Ma vedo una squadra pronta nelle letture calcistiche».
La ricerca. Sia Demartis sia Sechi, al programma condotto da Lorenzo Piras, mettono l'accento su una questione che da tempo emerge nei campionati sardi: l'alto numero di stranieri, non solo in Eccellenza. «Ho visto delle scemenze allucinanti: non va bene vedere squadre di piccoli paesi in Promozione con soli stranieri», tuona Sechi. «Dove si vuole andare? Ci vorrebbe una selezione maggiore. È inutile fare dei tornei inutili chiamati mondiali finanziati dalla Regione Sardegna, quando non esiste più un torneo serio che accomuna tutti i ragazzi della nostra Isola. Non sono contro i giocatori stranieri, ma in giusta proporzione: serve la promozione del calcio del nostro territorio. Anche per non andare nei campionati nazionali a fare brutte figure». Anche Demartis è d'accordo, lui che al Ghilarza aveva quasi tutta la rosa della zona: «Penso che sia molto importante, dal punto di vista del risultato. Ti dà continuità: un ragazzo sardo permette di proseguire i discorsi, mentre i tantissimi stranieri hanno intenzione di mettersi in mostra per poi andare in altri lidi. La programmazione è tutto».
In campo. Ieri si è chiusa la stagione regolare di Eccellenza: il Tempio, battendo 3-2 la Villacidrese, si è qualificato ai playoff dove in semifinale sfiderà il Villasimius in trasferta. Questo dopo che due settimane fa ha sostituito l'allenatore dimissionario Giuseppe Cantara con Paolo Orecchioni, tecnico della Juniores. «Ci vuole un po' di coraggio, la mia è stata una scelta perché riteniamo che la squadra abbia la consapevolezza di poter dire la sua. Ce la giochiamo con una semplice prospettiva, con cui ho già vinto l'Eccellenza con la Torres: o la va o la spacca», la convinzione di Sechi. Per il Ghilarza di Demartis invece sesto posto, alla sua prima espeirenza in panchina, coi playoff sfumati perdendo otto giorni fa lo scontro diretto 3-0 con la Ferrini: «La stagione che ha portato tantissime energie e tantissima dedizione allo studio e alla ricerca del risultato. Sono molto soddisfatto per la mia prima stagione da allenatore. Ce l'abbiamo messa tutta, questa è una caratteristica dei ragazzi e un motivo di vanto. Siamo andati oltre le aspettative».