Gino Emanuele Melis inizia il 2023 agonistico con tre medaglie internazionali
L’atleta di Quartucciu ha partecipato da venerdì a domenica all'International Karate Championship Malta OpenPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il due volte campione del mondo di karate Gino Emanuele Melis riprende le attività nel 2023 con grande profitto: tre medaglie al primo evento. L'atleta di Quartucciu, che fa anche parte della Nazionale, ha partecipato da venerdì a domenica all'International Karate Championship Malta Open, prestigiosa competizione annuale che si svolge a Malta come Campionato del Mediterraneo e che richiama i più forti atleti da tutte le parti del mondo, con trenta nazioni partecipanti. Il suo rientro è coinciso con un tris nella specialità Kumite: due argenti nell'individuale, categorie pesi massimi e peso libero, e un bronzo in quello a squadre. E come lui si sono imposti altri due atleti sardi: Umberto Cancemi ha vinto la medaglia d’argento nel kumite cadetti, Armando Sunda due bronzi nel kata (forma) categoria master.
La soddisfazione. «Avevo chiuso il 2022 con un mese d’anticipo perché mi stavo trascinando degli infortuni e avevo bisogno di un attimo di riposo per ripartire in forma nel 2023: così ho fatto», segnala Melis, anche avvocato e presidente del Consiglio Comunale di Quartucciu. «Ho combattuto con grandissimi campioni: aver vinto la semifinale del peso libero contro il tre volte campione del mondo Jérémy Pothier è stata una soddisfazione immensa, un valore aggiunto al mio curriculum sportivo». Otto volte campione italiano, due volte europeo e altrettante mondiale, oltre a essere maestro di karate, Melis nel solo 2022 ha ottenuto tredici medaglie (cinque d'oro) e il 22-23 aprile sarà a Rimini per contendere il titolo di campione federale. «Dal 2 gennaio ho ripreso gli allenamenti pesanti per arrivare preparatissimo alla competizione di Malta. Sono molto contento per la mia prestazione, oltre che di quella degli altri atleti sardi: ero in forma, stavo bene ed ero lucido mentalmente. Sono stati ripagati tutti i sacrifici di questi mesi e ho raccolto i frutti del duro lavoro. Ringrazio mio padre, il docente federale Giancarlo Melis, che è sempre al mio angolo».