Dalla Serie B promessa il giorno dell’insediamento, nel novembre 2023, al Girone B di Promozione il passo per l’Olbia targata SwissPro potrebbe essere davvero breve. Facili ironie a parte, l’invio di una domanda di iscrizione incompleta del grosso delle liberatorie dei tesserati potrebbe costare al club gallurese la Serie D salvata, non senza affanni, al termine dell’ultima stagione calcistica, e la ripartenza dalle categorie inferiori.

L’Olbia ha tempo fino alle 14 del 21 luglio per ricorrere contro l’esclusione dal campionato – che stando così le cose è inevitabile – e integrare la documentazione con le liberatorie mancanti, ma per averle dovrà pagare i giocatori e i membri dello staff tecnico che ieri, alla scadenza dei termini per l’iscrizione, non hanno voluto firmare il documento che attesta il saldo dello stipendio di maggio. E trovare nel frattempo i fondi necessari per mettersi in regola con le mensilità arretrate.

La proprietà svizzera spera nei contributi regionali, pari a 150.000 euro, sbloccati (si dice) proprio nelle ultime ore, ma all’orizzonte si staglia più di una nube. Anche perché entro il 20 luglio l’Olbia sarà chiamata a onorare anche lo stipendio di giugno: pena diversi punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2025-2026.

A tal proposito, qualora il ricorso – di cui si saprà entro il 25 luglio – dovesse andare a segno, aver presentato la domanda incompleta costerà alla società presieduta da Guido Surace una sanzione pecuniaria e un paio di punti di penalizzazione in classifica. Ma sarebbe il minimo: per un club che arriva all’appuntamento con l’iscrizione con le casse vuote, per il secondo anno di fila, rischiando l’esclusione dalla Serie D perché non ha i soldi per pagare un mese di stipendio arretrato, il futuro si prospetta tutt’altro che roseo.

Alla faccia dei “soldi a palate” millantati nelle segrete stanze dello spogliatoio, neppure troppi mesi fa, da fantomatici finanziatori stranieri e delle rassicurazioni, risalenti al 4 luglio, di Benno Räber, responsabile del progetto sportivo e membro del cda dell’Olbia Calcio, sul sostengo di Murat Yilmaz. L’imprenditore turco si sarebbe defilato, a sorpresa, giusto il giorno prima della scadenza del termine per l’iscrizione, costringendo Räber e Surace a trovare i soldi – senza successo – altrove. Se queste sono le premesse, per l’Olbia e i suoi tifosi sarà un’altra stagione al cardiopalma.

Intanto, la squadra perde un altro pezzo pregiato, ovvero Lorenzo De Grazia, accasatosi all’Union Clodiense fresca di retrocessione in Serie D. Una partenza che sommata a quelle di Pasquale Costanzo, passato alla Paganese, e Cristiano Rizzo, volato a Sondrio, mina alla base il progetto tanto caro all’allenatore designato Lucas Gatti di ripartire dal blocco dei migliori giocatori dell’anno scorso.

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