Proseguono le indagini sulla morte di Paolo Calissano, l’attore volto di “Vivere” e “Vento di ponente” trovato morto il 31 dicembre scorso nella sua casa di Roma, nel quartiere Monte Mario.

I magistrati di piazzale Clodio procedono per omicidio colposo e saranno affidati non prima di domani i quesiti al perito nominato dalla Procura di Roma. L’obiettivo è ricostruire le ultime ore di vita del 54enne, che con ogni probabilità era morto da almeno due giorni.

Secondo una prima indagine sarebbe stato ucciso da un mix dei farmaci che assumeva per curarsi dalla depressione. Vicino al corpo, che era steso sul letto, sono state trovate delle scatole di farmaci, altre pillole erano a terra, sparse per la casa.

Resta da capire se Calissano abbia assunto volontariamente tutti quei farmaci oppure no: i carabinieri hanno avviato le prime audizioni, a cominciare dall'ex compagna di Calissano, Fabiola Palese. E’ stata proprio la donna a chiamare il 112 perché non aveva più notizie dell'attore da alcune ore: "Siete degli sciacalli. Lasciatelo in pace almeno adesso", ha scritto lei su Instagram.

“Paolo non si è suicidato”, ha aggiunto in un’intervista al Messaggero. "Non era da lui - spiega -. Credo che non abbia retto a tutti i farmaci che prendeva per via della sua depressione. Aspettava un'altra chance. Il mondo dello spettacolo gli aveva voltato le spalle, ma lui voleva un'occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso".

"Era depresso", ha spiegato. "In quella casa entravamo solo io e il domestico, ma lo verificheranno le indagini. Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendere le benzodiazepine in dosi massicce per dormire. Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita".

LE REAZIONI - "Ciao Paolo… Abbiamo lavorato tanti mesi insieme… Poi le tue fragilità hanno preso il sopravvento e ti sei perso… Nei miei ricordi sei il ragazzone gentile che sul set aveva sempre un sorriso per tutti", le parole di Barbara D'Urso, che aveva recitato con lui nella Dottoressa Giò. "Ciao Paolo, eri una persona sensibile e fragile, troppo per un mondo così spietato! Mani giunte", ha twittato Stefania Orlando.

Ivana Spagna ha pubblicato un video in cui cantano e suonano assieme: "Sei rimasto sempre nel mio cuore. Forse troppo sensibile per resistere in questo mondo!". Sara Ricci, che con Calissano aveva recitato nella soap Vivere: "È come se perdessi una parte di me. Paolo era un collega, un compagno di lavoro e di vita e una persona splendida con tante fragilità e tanto dolore anche se non gli mancava niente. Non potete immaginare che bello era lavorare e vivere accanto a Paolo".

L’ARRESTO – Nel 2005 Calissano era stato arrestato per la morte per overdose di una ballerina brasiliana, Ana Lucia Bandeira Bezerra, nella sua casa di Genova e aveva patteggiato la condanna a quattro anni, scontandola in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Aveva poi ottenuto l'indulto.

(Unioneonline/D)

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