Emigrazione e immigrazione sono i due aspetti di un fenomeno che non smette di essere attuale e condiziona più che mai le politiche nazionali e sovranazionali. E se i recenti flussi migratori verso l'Europa sono al centro del dibattito - e spesso dello scontro - tra i vari componenti della compagine europea e delle forze politiche del nostro Paese, l'altro aspetto, quello relativo alla partenza dei nostri connazionali per l'estero, è mutato nel corso del tempo ma non si è certo arrestato, complice la crisi economica e la stagnazione del mercato del lavoro, soprattutto in alcune aree della Penisola, tra cui la Sardegna.

L'AIRE - Del monitoraggio di questi flussi di persone dal nostro Paese verso ogni angolo del mondo si occupa dal 1988 l'Aire, l'Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, istituita con la legge n°470 e gestita dai Comuni sulla base dei dati provenienti dalle Rappresentanze estere.

Iscriversi a questi elenchi è per il cittadino residente all'estero da più di un anno un diritto-dovere, per poter usufruire di servizi e diritti anche lontano dalla Terra d'origine come quello di poter votare alle elezioni politiche e ai referendum, o vedersi rilasciare e rinnovare documenti d'identità e sanitari.

L'aumento di iscritti all'Aire in migliaia fino al 2012 (fonte Ministero dell'Interno)

L'ultima rilevazione dell'Aire risale al 31 dicembre del 2017 e il primo dato che emerge rispetto al precedente report del 2012 è quello di un lieve aumento dei cittadini italiani residenti all'estero: dai 4.341.156 ai 4.973.942 dello scorso anno, in gran parte giovani partiti alla ricerca di opportunità lavorative al di fuori dell'Italia.

IL DATO SARDO - La percentuale di isolani sul totale dei residenti all'estero, all'ultima rilevazione, è di 117.655 unità, di cui il 53,66% maschi e il 46,34% femmine, e la fascia anagrafica più consistente, 20.492 persone, è quella tra i 35 e i 45 anni.

L'emigrazione italiana attuale si concentra in prevalenza in Europa (2.685.813) e in America (2.010.130), mentre il Paese dove è maggiore la presenza degli italiani è l'Argentina (804.261 iscritti), seguita dalla Germania (723.691) e la Svizzera 606.949. Quanto alle Regioni di provenienza spicca la Sicilia (744.035 iscritti), seguita dalla Campania (486.249), la Lombardia (449.503) e il Lazio (441.741) .

Gli italiani residenti all'estero dal report Aire del 2016 (fonte Ministero dell'Interno)

LO STUDIO DELLE ACLI - Dati che, insieme a quelli relativi all'immigrazione nel nostro Paese e in particolare in Sardegna, sono stati al centro del recente studio dell'Acli di Cagliari "Le nuove migrazioni – giovani che arrivano e giovani che partono", realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e l'Assessorato alla Pubblica Istruzione.

Un progetto che ha visto coinvolti giovani sardi e stranieri impegnati ad analizzare i dati sul fenomeno migratorio in ingresso e in uscita dall'Isola, attraverso indagini, filmati e interviste a protagonisti sardi residenti all'estero e "nuovi sardi".

Anche per l'emigrazione sarda si confermano in testa le mete "storiche" dei periodi dei grandi flussi del dopoguerra, ovvero Paesi europei come Germania, Francia e Belgio, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Svizzera, dove arrivarono migliaia di italiani alla ricerca di lavoro.

Il dato odierno, però, evidenzia non solo nuovi profili di migranti, giovani e con una scolarizzazione più elevata che in passato, ma anche nuove destinazioni d'arrivo come Spagna, Stati Uniti, Svezia, Danimarca, Norvegia e Medio Oriente.

(isardinelmondo@uninesarda.it)

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