Avvocato esperto in diritto internazionale, originario di Gonnosfanadiga, Raffaele Melis Pilloni ha lasciato la Sardegna nel 1965 su incarico della Regione per seguire uno studio sugli interscambi tra l'Isola e il Nord Africa.

Da qui l'approdo a Roma in uno studio legale di diritto internazionale per seguire le imprese italiane con interessi all'estero, e poi, nel '93, la partenza per Barcellona, da poco uscita dalla lunga parentesi franchista e in fase di rinascita economica e culturale, e quindi Saragozza, dove attualmente risiede e lavora.

Alla terra d'origine Raffaele Melis Pilloni è sempre rimasto legato, impegnandosi in prima persona nell'organizzazione delle attività per gli emigrati, sia a Roma sia in Spagna, dove ha fondato il Circolo dei Sardi di Barcellona.

Dal suo racconto emerge un quadro della Spagna di ieri e di oggi, che aiuta a capire cosa stia succedendo in Catalogna dopo il "terremoto" avviato dal referendum separatista. Pur riconoscendo le specifiche caratteristiche istituzionali, giuridiche, culturali e sociali della Catalogna, l'avvocato Melis considera l'obiettivo dell'indipendenza come eccessivo e pericoloso.

E l'intervista è anche un'occasione per riflettere sul tema dell'emigrazione, sarda e non solo, e sulle difficoltà che incontra oggi chi approda in altri Paesi, in particolare entro l'Unione Europea, perché, nonostante l'abbattimento delle barriere, l'europeismo mostra ancora dei limiti, specie negli aspetti pratici e burocratici dell'inserimento in altre realtà.

Burocrazia che frena anche una realtà come quella sarda, limitando le prospettive di sviluppo delle giovani generazioni.

INTERVISTA (prima parte VIDEOLINA)

INTERVISTA (seconda parte VIDEOLINA)

Dalla serie "Fuori Sede", edizione 2018, Videolina

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