Due le liste in campo a Fordongianus. A contendersi la carica di sindaco sono il primo cittadino uscente Serafino Pischedda alla guida di una lista civica (Fordongianus - Continuiamo a crescere) e una lista di indipendentisti (Liberu) guidata da Maria Antonietta Manai.

Serafino Pischedda (Foto A.Orbana)

Pischedda,42 anni, istruttore direttivo amministrativo, è sindaco dal 2010. E' stato vice sindaco e assessore alla Cultura dal 2002 al 2005 e in maggioranza sino al 2008. Tanti i punti per Pischedda, ad iniziare dalla questione termale: "Oggi Fordongianus è il punto di riferimento del termalismo sardo. Vogliamo avere una concessione mineraria nostra: c'è necessità di mettere a regime la risorsa termale". Altro tema le energie rinnovabili: "Abbiamo già investito grazie alla risorsa termale, ora proseguiremo. I punti chiave per noi sono teleriscaldamento ed energie rinnovabili". E prosegue: "Daremo assoluta importanza alle richieste della scuola e grande attenzione alla sicurezza degli edifici scolastici. Vorremmo realizzare una struttura per gli anziani. Per i giovani porteremo avanti il progetto con le borse lavoro. Cercheremo di incrementare il circuito archeologico. Puntiamo alla revisione del Puc, ad aiuti alle imprese e la sistemazione del lungo fiume".

Maria Antonietta Manai (Foto A.Orbana)

Maria Antonietta Manai, assistente alla persona di 53 anni. Dal 1995 al 2000 è stata assessore ai Servizi sociali. "Il nostro è un programma con pochi punti, questo perché gli enti locali non hanno molte risorse e poi perché non vogliamo promettere mari e monti. Vorremmo attuare processi partecipativi". Uno dei punti è il benessere sociale. "Abbiamo pensato di realizzare un centro diurno per anziani disabili. Creerebbe posti di lavoro per i giovani. Puntiamo a riqualificare l'edificio della guardia medica e sistemare un piccolo centro prelievi e per screening preventivi. E poi spingere per il ripristino degli ospedali di prossimità, soprattutto Ghilarza". La Manai prosegue: "A Fordongianus mancano spazi di socializzazione: vorremmo ripristinare piazze, realizzarne di nuove e sistemare panchine". Sul benessere economico spiega: "Puntiamo ad attivare percorsi di formazione, facendo uno studio sulle caratteristiche del territorio. Per il settore agro- pastorale vorremo creare un piccolo mercato di spaccio nel territorio per incentivare le vendite".

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