Sequestro di persona a scopo di estorsione: è questa la grave accusa per cui tre uomini originari di Galtellì - Dario Solinas (classe 1993) e i fratelli Davide (1993, già noto alle forze dell’ordine) e Marco Manca (1991) – si sono consegnati spontaneamente ai Carabinieri ad Alghero martedì scorso, dopo la condanna definitiva a 9 anni e 1 giorno di reclusione emessa dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano. I tre sono stati poi trasferiti nella casa circondariale di Sassari, dove sconteranno la pena.

I fatti

L’episodio risale al 20 aprile 2023 e affonda le sue radici in un presunto raggiro subito dai tre sardi, legato a una compravendita di criptovalute e orologi di lusso acquistati in Svizzera, mai pagati secondo quanto da loro sostenuto. Decisi a “vendicare” il torto e ottenere un risarcimento, i tre organizzarono una spedizione punitiva da Galtellì a Milano.

Una volta giunti nel capoluogo lombardo, presero in affitto una stanza in un bed and breakfast in via Magolfa, nei pressi dei Navigli, e attirarono con una scusa tre fratelli residenti nella provincia di Milano, uno dei quali minorenne. Una volta all’interno, li aggredirono, li derubarono di circa duemila euro, li legarono con del nastro adesivo, li picchiarono e avviarono la fase estorsiva del piano: ottenuto uno smartphone, contattarono telefonicamente i genitori dei tre giovani, minacciandoli e chiedendo 120 mila euro in bitcoin per la liberazione dei figli.

Il blitz dei Carabinieri

I genitori, invece di cedere al ricatto, si rivolsero immediatamente ai Carabinieri di Nerviano, dando il via alle indagini. In poco tempo, grazie alle tracce lasciate dalle telefonate, i militari riuscirono a individuare l’appartamento e a intervenire. Poco prima della mezzanotte, i Carabinieri fecero irruzione nel bed and breakfast, liberarono gli ostaggi e arrestarono in flagranza i tre sequestratori, poi trasferiti nel carcere di San Vittore.

Le vittime, portate all’ospedale di Legnano, riportarono lesioni non gravi, guaribili in tre-sette giorni.

La condanna e la consegna

Dopo il processo e la condanna definitiva, i tre imputati erano rimasti a piede libero, ma erano sottoposti a stretto monitoraggio da parte delle forze dell’ordine. Martedì scorso, decidendo di non sottrarsi alla giustizia, Solinas e i fratelli Manca si sono presentati spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Alghero, dove è stato dato esecuzione all’ordine di carcerazione.

Ora si trovano nel carcere di Sassari, dove sconteranno la pena per quello che gli investigatori hanno definito un sequestro-lampo particolarmente violento, organizzato con freddezza e determinazione.

© Riproduzione riservata