Santa Maria Bambina, centro di eccellenza per la riabilitazione
La struttura di Rimedio (Oristano) tra passato, presente e futuroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sessant'anni trascorsi ad aiutare il prossimo. Prima i bambini poliomelitici colpiti da gravi disabilità e nel 2002 hanno deciso di aprire le porte e le cure anche agli adulti.
Sessant'anni con il marchio dell'eccellenza, sempre più raro nel mondo della sanità italiana. Una struttura sorta a due passi dalla Basilica del Rimedio, tempio tra i più venerati non solo dai fedeli oristanesi, per una felicissima intuizione del canonico Felice Mastino e che la Curia arborense ha sempre sostenuto e continua a fare.
Oggi la Onlus "Nostra Signora del Rimedio", guidata da monsignor Gianfranco Murru, punta a fare del Centro di riabilitazione della frazione di Oristano un centro ancora più all'avanguardia. "La nostra struttura ospita pazienti a lunga degenza pertanto è necessario creare percorsi e spazi riabilitativi e di socializzazione fuori dal reparto", puntualizza don Murru. Nello stesso tempo migliorare e potenziare i servizi sono gli imperativi da qualche anno a questa parte.
Pochi giorni fa, alla presenza dell'arcivescovo Roberto Carboni, alla sua prima visita ufficiale al Centro di riabilitazione, è stata inaugurata la nuova sala di accoglienza (gremita da autorità cittadine, malati e familiari). "Non è più un ambiente anonimo ma un luogo di socializzazione in cui i pazienti, i parenti e i familiari, potranno usufruire di diversi servizi, dal bere un caffè al guardare la televisione o partecipare agli eventi programmati ogni giovedì", sottolinea don Murru. "La sofferenza illuminata dalla fede si accetta meglio", ha affermato l'arcivescovo durante l'omelia.
Un'altra grande novità è prevista tra due mesi. "A fine febbraio 2020 speriamo di poter inaugurare lo spazio per le attività sportive per i pazienti ma anche per gli esterni grazie alla collaborazione con il Comitato paralimpico. Un rapporto proficuo, nato tre mesi fa, e ormai siamo pronti a far praticare diverse attività come scherma, tiro con l'arco, tennis da tavolo e bocce ad esempio. Una nuova offerta, questa, che mi sta particolarmente a cuore», annuncia monsignor Murru. Non basta, visto che alcune modifiche verranno eseguite anche nell'immenso giardino «dove saranno studiati percorsi riabilitativi, aree attrezzate e una zona sensoriale per i pazienti".
Il Centro di riabilitazione è un cantiere aperto con l'obiettivo non solo di migliorare i servizi esistenti ma anche per crearne di nuovi. "Sono quasi completati i nuovi locali che ospiteranno il Centro di aggregazione sociale - sottolinea monsignor Gianfranco Murru - E appena aprirà, inizieranno i lavori per il Centro diurno Alzheimer. E infine nel primo semestre del prossimo anno verrà completato il nuovo spazio da dedicare al predomicilio".